(Aggiornato) I sondaggi quantitativi – quelli che misurano il gradimento tout-court dell’elettorato e che vediamo ogni settimana in televisione – presentano com’è noto dei limiti oggettivi: hanno un tasso di non risposta molto elevato e vengono fatti al risparmio. Poco tempo e poche risorse vengono dedicate alla creazione di un database aggiornato e coerente. Conta più il risultato flash che non un’analisi attenta delle motivazioni dell’elettorato. Così la Lega scaligera – dopo averlo annunciato la settimana scorsa – ha messo in campo la sua analisi “qualitativa” ovvero un questionario che entra più nelle tematiche “calde” per gli elettori. L’invito arriva sui canali social, con un rimando ad una pagina web fatta davvero molto bene. Cosa chiede la Lega? si parte dagli interventi prioritari per il proprio quartiere – aree verde, aree animali da compagnia, parcheggi, illuminazione (scelta coraggiosa averla inserita dato che il passaggio dell’illuminazione pubblica a Led è stato varato da un presidente leghista, Filippo Rigo, e in diversi quartieri non è stato compreso), piste ciclopedonali, sistemazione dei marciapiedi e barriere architettoniche, avvio di sale civiche.

I focus tematici vanno dalla sicurezza, alle strade e giardini, traffico e viabilità, trasporto pubblico, edifici scolastici, commercio (è adeguata l’offerta attuale? domanda ricca di implicazioni sia per i negozi di prossimità sia per l’arrivo di gruppi della distribuzione organizzata), sport, famiglia e sociale, disabilità. L’attenzione è concentrata molto sul sociale con focus specifico sulla disabilità. Si arriva poi ai temi per il futuro di Verona: si chiede un giudizio sul collegamento fra Porta Nuova e il fantasma del Catullo (pardon, l’aeroporto); il filobus; nuove piste ciclopedonali; il biglietto da visita dell’amministrazione Sboarina: il central park; il Museo del vino che andrà ad arricchire l’offerta culturale ed espositiva di Verona; l’Arsenale e il “traforino”. Manca del tutto l’ipotesi del nuovo stadio Bentegodi, e questo potrebbe indicare una differenziazione all’interno del Centrodestra nell’offerta programmatica per il 2022: «In realtà su questo punto – sottolinea Vito Comenici che per la Lega segue questo progetto – le differenze non sono così enormi: che lo stadio vada rifatto è innegabile e c’è un percorso indicato anche dal Consiglio comunale. Non potevamo inserire tutto nel questionario, del resto possono indicare questo tema anche direttamente i cittadini. Ci sembrava più una priorità comprendere il sentiment dei veronesi sul sistema di trasporto pubblico che tante discussioni ha generato».

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Non ci sono domande “politiche”. Ovvero, non viene chiesto per chi si vota né orientamenti su scelte etiche o personali. Soltanto cose molte concrete e verificabili che torneranno nelle tematiche delle prossime amministrative. Il sondaggio viene sviluppato sul web, ma anche proposto ai banchetti settimanali della Lega in città. «Abbiamo iniziato questo fine settimana – risponde Comencini (nella foto qui sopra) – a presentare il questionario nei banchetti aperti nelle otto circoscrizioni. Lo proporremo ai veronesi sino a Natale per poi raccogliere i dati e presentarli entro il prossimo febbraio. Il questionario è volutamente lontano dal classico sondaggio politico, non chiediamo orientamento personale e indicazioni di voto: chiediamo una valutazione soggettiva e sincera della situazione reale della città e cosa davvero vogliono le persone per lo sviluppo futuro di Verona. Non ci serve un documento-sfogo, dove le persone scaricano il loro malumore, ma un documento che ci permetta di realizzare un programma davvero utile su cui impegnare la prossima amministrazione».