In concomitanza con la giornata in Memoria delle vittime della strada la Prima Commissione del Comune di Verona, presieduta da Andrea Baciga, ha ascoltato dal comandante dei Vigili Luigi Altamura le valutazioni sulle nuove norme del Codice della strada. Il dato più rilevante da lui sottolineato è l’aumento degli incidenti stradali causati da droga e alcol.
«Ci vuole un’ulteriore stretta – ha affermato il comandante –. Alta velocità, distrazioni per cellulari e troppi investimenti di pedoni e ciclisti. Assistiamo a gravi incidenti per droga e alcol. Siamo stanchi di dover andare a suonare di notte alle persone per avvisare che un familiare è deceduto.» Da sottolineare che nel nuovo Codice non è stato introdotto il “drogometro” ma rimane l’alcoltest. Una scelta che lascia molto perplessi visto che, come denunciato dal comandante Altamura, gli incidenti più gravi sono causati molte volte da chi guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. E’ questo un aspetto di cui non si parla volentieri. Si preferisce insistere sulla libertà di usare la droga “per uso personale”, cosa che viene ammessa dalla legge. Legge che però non provvede a fare in modo che chi si è drogato poi non si metta alla guida diventando un pericolo pubblico.
In compenso c’è la norma per gli “stalli rosa” che però Altamura ha precisato che «per ora non si può applicare perché mancano due norme fondamentali nel regolamento di esecuzione: l’individuazione degli stalli e la tessera del permesso. Le sanzioni sono già previste e gli stalli rosa sono riservati non solo a donne in gravidanza ma anche a genitori di figli di minori di anni 2. Questa norma di buon senso si presta purtroppo a numerosi abusi e per ovviare a ciò dovrebbe essere inserita la dicitura genitori che “accompagnano” i minori. Il possessore del permesso, infatti, potrebbe utilizzarlo per qualsiasi occasione, parcheggiando la macchina nello stallo riservato gratuito tutto il giorno e non per un’esigenza legata al minore.»