(di Stefano Cucco) Legnago ospiterà un nuovo museo dedicato interamente alla presenza dei Romani nella Pianura Veronese. Il progetto di realizzazione di questo Museo Archeologico Romano ha un costo di circa 300mila euro. I lavori inizieranno nella primavera del 2022 e si concluderanno alla fine dell’estate 2023. La nuova istituzione è stata presentata nella Casa Museo della Fondazione Fioroni da Luigi Tin, presidente di Fondazione Fioroni, da Federico Melotto, direttore della Fondazione Fioroni, da Valentina Donadel, archeologa della Fondazione Fioroni, da Laura Tognetti del Museo e Biblioteca Pubblica, da Fulvio Onestini e Claudio d’Agostino, architetti dello Studio OPR Projects, da Patrizia Basso e Diana Dobreva per il dipartimento Culture e Civiltà dell’Università degli Studi di Verona, da Graziano Lorenzetti, primo cittadini di Legnago, da Marco d’Agostino, consulente alla comunicazione del progetto e da Marina Passigato, direttrice creativa della “Locanda 4 ciacole” di Roverchiara di recente nuova Stella Michelin, che nel futuro museo aprirà il bistrot “4 ciacole al Museo”.
Si tratta di una struttura nuova che entra a far parte del circuito “Legnago Musei” che oggi comprende le sale dedicate al Risorgimento a Palazzo Fioroni ed il Centro Ambientale Archeologico, dedicato al periodo Neolitico Antico (V millennio a.C.) alla tarda età del Ferro (II-I secolo a.C.). Il nuovo museo prenderà la denominazione Museo Archeologico Romano e ospiterà i reperti di epoca Romana custoditi dalla Fondazione Fioroni. “Il progetto di riallestimento della sezione archeologica romana”, afferma Federico Melotto, direttore della Fondazione Fioroni, “nasce anche dalla necessità di dare compimento ad uno spazio architettonico oggi in disuso, riaprendo finalmente al pubblico gli ambienti dedicati da Maria Fioroni, fin dal 1966, alla conservazione dell’ingente materiale archeologico raccolto nel corso dei decenni precedenti”. Il progetto di allestimento del nuovo Museo verrà accompagnato e completato con la realizzazione di un nuovo bistrot utilizzando i locali di un negozio sfitto di proprietà della Fondazione. Si tratta di un passaggio fondamentale per la riqualificazione dell’area formata dall’ottocentesco Palazzo Fioroni, dal cortile interno, dalle vecchie rimesse che oggi ospitano la Biblioteca pubblica e ospiteranno il Museo archeologico. Insomma, una nuova “Cittadella della Cultura” che farà rivivere il sogno di Maria Fioroni e assumerà un ruolo di rilevanza per Legnago e per tutto il Basso veronese”.