Trieste al primo posto, Crotone all’ultimo. Le città del Nord Italia ed in particolare quelle della zona Est occupano i primi 10 posti. Nella classifica sono stati analizzati 90 indicatori, divisi in gruppi di 15 in 6 categorie: demografia e salute; giustizia e sicurezza; ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; cultura e tempo libero.
Verona da il meglio di sè nella sezione di “ricchezza e consumi” (11esima in Italia) e appare nella Top Ten nazionale in quattro punti: spesa delle famiglie; prezzo medio di vendita delle case; canoni medi di locazione; tasso di ingresso in sofferenza sui prestiti bancari alle famiglie. Per quanto riguarda la voce “affari e lavoro”, la nostra città si posiziona al 13esimo posto in Italia, tra le province con meno giovani che non lavorano e non studiano. Nella categoria demografia e salute, siamo al 17esimo posto. “Cultura e tempo libero” classificano la nostra città 25esima. Pur essendo alla posizione numero 20 per “giustizia e sicurezza”, Verona si trova all’80esimo posto in Italia per rapine e l’83esimo negli esposti per l’inquinamento acustico, 94esimo posto nell’indicatore delle librerie (troppo poche) e il 91esimo in sport e Covid, ovvero negli effetti negativi che la pandemia ha avuto sulle attività. Ambiente e servizi è il tasto dolente della pagella: pessima la qualità dell’aria, alta la percentuale di affollamento degli istituti di pena, poche le farmacie rispetto al numero degli abitanti e da migliorare anche la raccolta differenziata nel capoluogo.