Da gennaio 2022 i tatuaggi potranno essere solo in bianco e nero. Entra in vigore il nuovo regolamento Ue che vieta quelli colori, ritenuti potenzialmente dannosi per la salute. Protesta la categoria dei tatuatori che vedono la nuova norma come una limitazione alla loro attività. E protestano per bocca del loro rappresentante Ugo Eliseo Giuseppin che evidenzia alcune lacune della normativa che regola i pigmenti utilizzati per fare i tatuaggi “perché non impone più che nell’etichetta dei pigmenti sia indicato che il prodotto è sterile e la sua scadenza”. Secondo i tatuatori non ha senso imporre la regola che certi pigmenti non possano superare lo 0,1%, perché così non colorano e per ottenere un risultato visibile bisognerebbe ripassarli una ventina di volte. E poi, si chiede Giuseppin, “esistono evidenze scientifiche che dicano che oltre lo 0,1% sono tutte tossiche oppure è giusto ipotizzare che alcune lo siano allo 0,1 e altre al 2% o più?”. In seguito a questa nuova normativa europea andrà a finire, prevede il presidente dei tatuatori, che si alimenterà il lavoro “underground”. Che in poche parole significa in nero e al di fuori della legalità e del controllo sanitario.
Scontate le critiche da parte di chi del tatuaggio ne ha fatto un’attività lavorativa. Non si può però ignorare che la moda del “tattoo” ha evidenziato come i pigmenti delle sostanze utilizzate si depositino nei linfonodi e possano essere all’origine di diverse patologie.