(di Stefano Cucco) La tanto attesa fumata bianca finalmente c’è stata. Come anticipato da L’Adige il Consiglio di indirizzo della Fondazione Cariverona ha accettato Bruno Giordano ( a sinistra nella foto) quale rappresentante del Comune di Legnago in seno al Consiglio della Fondazione veronese. “Mi complimento”, ha detto Graziano Lorenzetti, primo cittadino di Legnago, “per la convalida della candidatura dell’ingegnere Bruno Giordano e per la sua disponibilità e sono certo che saprà fare bene per il nostro territorio. Avrò modo di incontrarlo appena le condizioni di salute me lo permetteranno. Ringrazio, inoltre, il professore Alessandro Mazzucco, presidente di Fondazione Cariverona, che ha accolto positivamente, condividendoli, i nomi dei quattro candidati che avevamo proposto”.
Soddisfatto ovviamente anche Bruno Giordano. “Si tratta di un ruolo molto importante di grande responsabilità”, sottolinea Giordano. “Mi impegnerò con grande serietà per portarlo avanti per il bene del territorio così come ha fatto un ottimo lavoro l’avvocato Gomiero in questi anni“.
Bruno Giordano, legnaghese, 59 anni, ufficiale dei Carabinieri nel servizio di leva, laureato in Ingegneria Elettronica, fondatore del Gruppo Giordano nel comparto dell’elettronica di Villa Bartolomea, e dal 2019 diventato “Giordano Controls Spa”, ha un curriculum di tutto rispetto. Già per due mandati vice presidente di Confindustria Verona, attuale presidente di “Veneto Clima Energia”, fondatore e presidente di Coverfil, consorzio fondato da Confindustria Verona che promuove le integrazioni e le aggregazioni fra imprese e non per ultimo già esponente nel Consiglio di Amministrazione dell’Università degli Studi di Verona per due mandati e membro delegato di gestione del Premio Campiello e tanto altro ancora.
Ma vediamo come si è arrivati a questo risultato. Stavolta il nome che ha messo d’accordo sia Legnago che Verona c’era ed era forte : quello di Bruno Giordano. Alla sua candidatura si è arrivati dopo il confronto avuto a fine novembre tra Graziano Lorenzetti, sindaco di Legnago, ed Alessandro Mazzucco, presidente di Fondazione Cariverona. Un colloquio che ha risolto i nodi che rischiavano di intrecciarsi nei rapporti tra l’amministrazione comunale ed una realtà determinante come Fondazione Cariverona, presente con importanti contributi anche nella Fondazione del Teatro Salieri, dove oggi il suo rappresentante, l’avvocato Stefano Gomiero, ne è anche presidente dimissionario. Proprio la scadenza dell’incarico di Gomiero in Fondazione, dopo 9 anni, a suo tempo nominato dal sindaco leghista Roberto Rettondini nell’ottobre del 2012 e confermato dal primo cittadino, allora, del Partito Democratico, Clara Scapin, aveva scosso la politica legnaghese innescando le tante aspettative di poltrone dovute o promesse.
Tanto che la prima terna inviata nella sede di via Achille Forti da Lorenzetti venne rispedita al mittente con la richiesta di proporne una nuova e, soprattutto, più corrispondente alle figure richieste dai ruoli della Fondazione, più vicine al sentiment energetico, all’economia circolare, all’ambiente e alla cultura. Ed ecco uscire dal cilindro del sindaco di Legnago, nella seconda quaterna di nomi, il nome di Giordano. Non dimentichiamo che un altro nome forte era anche quello di Isabella Mastroeni di Legnago, professore associato di informatica all’università di Verona.
“Da imprenditore”, prosegue Giordano, “ho sempre sostenuto che un’impresa è prospera se vive in un territorio prospero. Per cui la prima cosa su cui lavorare e su cui investire è il territorio e i giovani. Questi sono i due filoni su cui cercherò di dare il mio apporto e indirizzare per quanto possibile anche la Fondazione ad avere a cuore questi temi che per me sono fondamentali oltre all’economia circolare e la transizione energetica. Quando ho ricevuto la proposta dal sindaco Lorenzetti alla candidatura”, conclude Giordano, “l’unica richiesta che gli ho avanzato è stata quella che non mi venissero appiccicate etichette politiche, così è stato e di questo lo ringrazio. Sono un imprenditore, non faccio e non voglio fare politica ma voglio impegnarmi su temi concreti per il bene della nostra cultura, del nostro territorio e delle nostre imprese”.