Un ringraziamento a tutte le farmacie scaligere e alle figure professionali che lavorano al loro interno, professionisti che, in questi ultimi due anni, hanno avuto un ruolo chiave nell’affrontare l’emergenza dettata dalla pandemia. Il sindaco Federico Sboarina e l’assessore alla Protezione civile Marco Padovani hanno incontrato, questa mattina, nella sede dell’Ordine dei Farmacisti, i rappresentanti della categoria, per sottolineare ancora una volta l’importante ruolo svolto al servizio della comunità come presidio sanitario capillare. Negli ultimi due anni sono stati impegnati in prima linea nella otta al Covid e nel supportare le altre Istituzioni. La professione ha dovuto evolversi con il procedere delle urgenze e delle necessità cittadine. All’inizio della pandemia, quando la situazione era molto critica, mentre medici e infermieri gestivano la pressione degli ospedali, i farmacisti hanno presidiato il territorio, supportando e aiutando gli utenti. Nel corso dell’ultimo anno, invece, hanno garantito tamponi, vaccini, ma anche esami ed analisi fondamentali per i cittadini. All’incontro sono intervenuti il presidente dell’Ordine dei Farmacisti Veronesi Federico Realdon e il vicepresidente Matteo Zerbinati, il presidente Federfarma Verona Elena Vecchioni, il consigliere comunale e vicepresidente Federfarma Verona Gianmarco Padovani.
“Quando ho iniziato il mio mandato da sindaco tutto pensavo, fuorché di trovarmi in mezza a una emergenza sanitaria di queste proporzioni – ha detto Sboarina -. Ma ho avuto tanti compagni di viaggio che hanno avuto un ruolo fondamentale. E i farmacisti sono stati tra questi, anche grazie alla disponibilità e alla capacità di sapersi evolvere professionalmente, portando avanti attività nuove in base alle esigenze del momento. Per essere al servizio della comunità serve valorizzare il lavoro di squadra, il noi e non l’io, in cui ognuno deve avere il proprio ruolo. E’ quello che abbiamo fatto negli ultimi due anni, tutti insieme abbiamo lavorato per la salute e la sicurezza dei cittadini, per la nostra città. Quando era tutto chiuso, farmacie e supermercati hanno continuato incessantemente a fare il proprio dovere, garantendo servizi essenziali che non potevano venire meno”.