Con un emendamento alla Legge di Bilancio vengono bloccati i licenziamenti fino al 31 marzo. Questo vale solo per le aziende con più di 250 dipendenti o per quelle con un numero inferiore ma con uno squilibrio patrimoniale o economico-finanziario. Non si tratta di un divieto vero e proprio, ma di un escamotage procedurale: al dipendente da licenziare il datore di lavoro dovrà inviare una comunicazione 90 giorni prima. Quindi se la lettera di licenziamento verrà inviata a gennaio non potrà essere operativo prima di aprile. Pensa la nullità del provvedimento. La comunicazione dovrà contenere tutta una serie di informazioni sulla situazione dell’azienda e dovrà essere inviata, oltre che al lavoratore, ai sindacati della categoria interessata, alla Regione di competenza territoriale ed ai Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico. Il Governo ha voluto così tutelare l’occupazione in un momento difficile facendo guadagnare tre mesi al lavoratore licenziato.