(di Marco Ballini) Ci ha lasciato nei giorni scorsi Rodolfo (per tutti Rudy) Marcolini. Classe 1935, originario di San Martino Buon Albergo, giornalista multimediale dal momento che si è occupato di radio, televisione, stampa e internet. Trasferitosi a vent’anni in Canada e frequentando la comunità degli emigranti italiani, capì che mancava una sorta di “polo comunicativo” valido per i connazionali ma pure per i canadesi. Allestì dapprima un’emittente radiofonica con programmi in lingua italiana collegati con la Rai (via onde corte) e con l’Ansa (tramite telescrivente).
Assunse quindi il ruolo di direttore responsabile e della programmazione di Télé-Italia, con un bacino di circa 300.000 italiani ed italo-canadesi del comprensorio geografico. In pochi anni, l’emittente divenne la più importante televisione comunitaria del Québec tant’è che Marcolini venne definito il “Berlusconi degli emigranti”. Dopo nove anni si dimise e lavorò quale coproduttore dei programmi di CJNT-TV di Montréal. Il suo dinamismo lo portò a costituire una società multimediale specializzata nel promuovere prodotti veneto-veronesi, ricoprendo anche la carica di membro del consiglio d’amministrazione dell’ospedale italiano “Santa Cabrini” di Montréal.
E’ stato inoltre cofondatore e presidente dell’Associazione Veneti nel mondo, direttore editoriale della testata online “Marco Polo”, promotore di un carnevale veneziano organizzato a Montréal inserendovi la figura del Papà del Gnoco. Durante il mandato del sindaco Michela Sironi gli è stata assegnata la medaglia della Città di Verona (nella foto la consegna del riconoscimento da parte dell’allora vicesindaco, Luca Bajona).