Un filo tirato sopra il fiume fra due lampioni, un capo in lungadige Riva Battello e l’altro in lungadige S.Giorgio. Appesi al filo vicino a ciascuna delle estremità due piccoli contenitori cubici di plastica bianca. Appeso a ciascun lampione un foglio bianco all’interno di una busta di plastica trasparente con su scritto: “Per te, a cui un Cynar non basta più contro il logorio dei telefonetti ecco il: TELEFONO TRANSATESINO SU LINEA DEDICATA (!).Un progetto senza scopo a favore della città del Gruppo Megagalattico Arti Sonovisuali “ Il ludro”  ( inadatto allo slacklining). Di che cosa si tratta? Come ha fatto a tirare il filo da un argine all’altro dell’Adige? E’ l’installazione di qualche artista d’avanguardia? O della burla di qualche buontempone che ce l’ha coi telefonini, che lui chiama “telefonetti”?

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Sono domande che sorgono spontanee a chi attraversando il Ponte Garibaldi vede poco più in là, dal lato del ponte verso S.Stefano, questo filo attraversare l’Adige, come si può notare dalle foto. A leggere il testo della descrizione dell’”opera” abbastanza criptico si può dedurre che l’autore è di buona cultura, conosce l’inglese, ed ha una certa età, dimostrata dal richiamo di un vecchio slogan pubblicitario “bevi un Cynar, contro il logorio della vita moderna”. Ma “l’artista” non si firma. Non si sa se per innata modestia o perché persona schiva. Sarebbe bello capire il significato dell’”opera”. Se qualcuno dei nostri lettori riuscisse a saperne qualcosa di più…

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