Ancora violenza a distanza di pochi giorni dall’ultima aggressione verificatasi sulla linea 21 ai danni di un conducente e dello specchio di protezione del posto guida dell’autobus che conduceva, che è stato distrutto a pugni. La sera dell’Epifania a bordo di un autobus di linea extraurbana dell’Atv e precisamente sull’ultima corsa della linea 138 che da Porta Nuova è diretta ad Albaredo d’Adige, si è verificato l’ultimo episodio con conseguente interruzione del servizio. Intorno le ore 22 un passeggero nord africano, salendo alla fermata di Corso Porta Nuova, ha trovato a bordo la squadra di controllo composta da dipendenti Atv e guardie giurate della Civis. Tutti con nomina di Polizia amministrativa . Una volta richiesto il titolo di viaggio, il soggetto già conosciuto alle forze dell’ordine e in preda all’alcool, ha creato problemi inveendo contro i verificatori passando dalle minacce ai fatti. Avrebbe infatti tirato calci e spintoni al personale di controllo, tra la paura dei passeggeri e della conducente, un’autista donna in servizio da diversi anni, che ha mantenuto la calma anche se spaventata. Visto il comportamento aggressivo del soggetto, gli operatori hanno allertato la Polizia che è intervenuta prontamente in supporto del personale di controllo. All’arrivo delle volanti lo straniero non ha cambiato atteggiamento continuando a rivolgersi in modo aggressivo anche nei confronti degli agenti, i quali dopo vari tentativi nel farlo smontare dal bus ed identificarlo, lo hanno arrestato. La corsa ha ripreso dopo 35 minuti tra lo spavento e lo sdegno dei passeggeri. Così commenta Salvatore Calabrò, Segretario provinciale Ugl Autoferrotranvieri: “Fenomeni di questo tipo, a volte peggiori, sono ormai frequenti. Questa categoria di lavoratori è soggetta ad aggressioni in servizio, per questo Ugl è attenta al fenomeno ed ha chiesto un incontro con le autorità al fine di trovare una corretta sinergia tra Atv, forze dell’ordine ed istituzioni locali. Abbiamo anche chiesto ad Atv un adeguamento dei posti guida al fine di renderli sicuri con appositi sportelli che isolano il conducente dai passeggeri. Questa soluzione – termina Calabrò- mira anche alla salvaguardia del lavoratore dall’eventuale contagio da Covis 19.”
I raid vandalici della gang che hanno tagliato le gomme o sfondato i vetri delle macchine al Saval e in Valdonega, le aggressioni agli autisti degli autobus e altre che si verificano sempre più di frequente non possono essere liquidati come delle ragazzate.. Atti vandalici e bande di ragazzotti che si scazzottavano, magari con l’unico motivo di essere di due quartieri diversi, ci sono sempre stati. Ma erano qualcosa di diverso da quello che sta accadendo a Verona e in altre città. Erano e venivano trattati dalle forze dell’ordine come sfoghi di una certa quota di violenza che comunque esiste nella società.. Ma le violenze e gli atti di teppismo che si stanno verificando in giro per Verona sono di una natura completamente diversa. Si tratta di fenomeni strettamente connessi al fenomeno immigratorio. Rifiutarsi di prenderne atto significa mettere la testa sotto la sabbia.