La manutenzione degli argini dell’Adige è compito del Magistrato alla Acque delle province venete e di Mantova. Un’istituzione che deriva dall’ordinamento della Repubblica di Venezia, che è stato recepito dall’Italia dopo l’unificazione e che nel 2014 è stato trasformato in Provveditorato interregionale per le opere pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, diramazione del Ministero delle Infrastrutture. Magistrato o Provveditorato che sia, ha fra le sue competenze quella di tenere puliti e sicuri gli argini e i letti dei fiumi. Operazione fondamentale per prevenire danni ed esondazioni quando ci sono le piene. La foto che pubblichiamo è stata scattata in Lungadige Attiraglio, a nord della città, fra la Diga del Chievo e ponte Catena. E’ evidente l’accumulo di detriti lungo la sponda che in alcuni casi invade anche il camminamento lungo la riva. Chi passa è portato a pensare che debba essere il Comune a rimuovere i detriti e a sistemare la sponda dell’Adige. Invece in Comune non c’entra. E’ il Provveditorato ex Magistrato alle Acque che lo deve fare.
Non è un bel vedere tutta quella massa di detriti e di erbacce che “cancellano” la bella passeggiata che era stata progettata per togliere dalla strada, dove passano le macchine, chi vuole percorrere il lungadige che collega a Parona la città. Ma non è solo una questione estetica.
Si tratta soprattutto di una questione di sicurezza. Se le rive del fiume non vengono pulite, se i detriti non vengono rimossi poi non ci si deve meravigliare se alla prima piena si creano dei problemi. Non dimentichiamo che da Lungadige Attiraglio si accede anche al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Borgo Trento. Non ci possiamo permettere che l’accesso possa essere bloccato nemmeno per un’ora da una piena dell’Adige. Chi di dovere metta davanti ai propri compiti il Provveditorato ex Magistrato alle Acque.