Gli mancano 60/70 voti per farcela. E l’incognita Covid potrebbe anche favorirlo. Lo abbiamo già visto che non guarda in faccia nessuno. E con buona pace dei no-vax colpisce tutti, non fa sconti a nessuno e se ne frega dei poteri forti e anche dei magistrati.
Fatto sta che Berlusconi c’è. Non demorde. Si fa vedere di meno, perché da uomo di comunicazione qual’è sa che i segni del tempo non aiutano. Così la sua seconda discesa in campo segue altre regole di comunicazione, più fini e, se vogliamo, più astute. D’alto canto mica deve raccogliere milioni di voti come nel ’94. Ne bastano 50/60. Mica un impresa impossibile. Anche in considerazione del fatto che c’è una gran quantità di grillini allo sbando alla ricerca di un qualcosa o di un qualcuno.
Intanto ha incassato l’ok della Meloni e di Salvini. Quello di Forza Italia, il partito di sua proprietà, c’è l’ha in automatico. Più quello di qualche cespuglio. Ed è già la maggioranza relativa sulla carta. Non male per un candidato di 85 anni. Va bene che stando a quanto gli aveva assicurato don Verzè, il fondatore del S. Raffaele, cui il Cavaliere ha affidato da anni la sua salute, avrebbe vissuto fino a 120 anni. Quindi, anno più anno meno, da vivere ne avrebbe altri 35. Ma non è che Napolitano fosse un ragazzino. E neanche Prodi o Mattarella. E poi se la regina Elisabetta regna tranquillamente alla tenera età di 95 anni e non ha la minima intenzione di farsi da parte per lasciare il trono a suo figlio Carlo che a 73 anni non è ancora considerato abbastanza maturo per sostituirla, beh, allora non c’è niente da meravigliarsi se Berlusconi ambisce al settennato. In fin dai conti a fine mandato avrebbe solo 92 anni. E ne avrebbe ancora di strada da fare per raggiungere la sua “collega” regina!