Il Governo per il primo trimestre 2022 ha cercato di tamponare il caro-bollette con 5,5 miliardi di aiuti a famiglie e imprese. Ma rimane solo un gesto, una buona intenzione che pesa solo per il 6% degli 89, 7 miliardi di rincari. Il resto pesa sulle spalle di famiglie imprese. E’ quello che risulta da uno studio della Cgia di Mestre sul rincaro energetico. 30,8 mld peseranno sulle famiglie. 58,9 mld sulle imprese. Dopo i danni fatti dal Covid è arrivato un altro tsunami sull’economia, che si ripercuote sul tenore di vita dei cittadini e sull’occupazione. Se Draghi non troverà il sistema per calmierare le bollette molte aziende non reggeranno. E comunque lo Stato dovrà sborsare soldi per pagare le indennità di disoccupazione ai lavoratori che resteranno a casa. Secondo la Cgia sono quasi 1,8 milioni i lavoratori dei settori che più risentono dell’aumento delle bollette, come le cartiere e le fonderie. Se i rincari dovessero perdurare per tutto il 2022 sono 500 mila i lavoratori che rischiano il posto o anche solo la cassa d’integrazione. Tra maggio e dicembre 2021 gli aumenti sono stati del +302% e del +346% per il gas. Il costo per il gas a maggio era di 25,4 euro per megawattora, 7 mesi dopo è salito a 113,3 euro.