Il miglior trimestre di sempre: lo certificano i dati del Monitor dei distretti industriali del Triveneto al settembre  2021, curato dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo: con più di 9 miliardi di export si caratterizza come il miglior trimestre di sempre per i distretti industriali del Triveneto, in aumento dell’8,7% e in crescita del 20,7% nel bilancio dei primi nove mesi dell’anno. Si è realizzato il completo recupero dei livelli pre pandemia, con un aumento superiore alla media nazionale sia nel terzo trimestre (+6%) sia tra gennaio e settembre (+4,5%). I distretti del Friuli Venezia Giulia quasi 2 miliardi di euro nei primi 9 mesi del 2021 hanno mostrato la maggior dinamicità rispetto al pre COVID (+15,5% pari a +267,8 milioni di euro), seguiti dai distretti del Trentino-Alto Adige con un incremento del 5,7% (pari a +198,7 milioni di euro) e dai distretti veneti con il +3,4% (pari a +693,0 milioni di euro).

Tra i distretti con maggiore crescita spiccano quelli dei prodotti agricoli e alimentari, quelli della plastica, della carta e delle biciclette e dei prodotti per la casa, tutti con variazioni a doppia cifra, con elevata dinamicità nei mercati esteri spinti da nuove abitudini di consumo rafforzatesi durante la pandemia. Il distretto delle Biciclette di Padova e Vicenza è il distretto che nel terzo trimestre ha registrato la variazione più elevata sul 2019 (+60,4%), con una crescita del 41% nei primi 9 mesi dell’anno (sia rispetto al 2020 che al 2019).

Per quanto riguarda i mercati di sbocco, le aree geografiche del Nord America nel terzo trimestre 2021 si confermano come il vero traino per i distretti del Triveneto con un’ulteriore accelerazione (+24,4% sul terzo trim. 2019), mentre rallentano i mercati europei (+6,1%), con maggior tenuta per Germania e Francia e calo invece per Regno Unito, Repubblica Ceca e Svizzera.

“Nel terzo trimestre il Veneto ha segnato una crescita importante portando ben 20 distretti su 27 al recupero dei livelli del 2019. Questo conferma quanto siano importanti i forti legami tra le aziende appartenenti alle filiere produttive locali per affermare la qualità del nostro made in Italy nei mercati internazionali. – commenta Roberto Gabrielli, direttore regionale Veneto Ovest e Trentino-AA. – L’attenzione alle filiere infatti resta al centro delle strategie di Intesa Sanpaolo, così come l’impegno a contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese con iniziative per favorire le transizioni digitali e green, in coerenza con quanto previsto dal PNRR. In particolare, grazie alla collaborazione con SACE abbiamo introdotto un nuovo strumento della nostra gamma S-Loan per finanziare i progetti per lo sviluppo sostenibile delle imprese, migliorandone l’impatto sull’ambiente.

Le esportazioni dei distretti del Veneto nel terzo trimestre del 2021 superano nuovamente i 7 miliardi di euro, pari ad un incremento dell’8,3%. Il bilancio dei primi 9 mesi del 2021 registra il recupero di 20 distretti su 27 rispetto allo stesso periodo del 2019. Gli Elettrodomestici di Treviso si confermano primi per livello di crescita tra gennaio e settembre (+252,2 milioni di euro pari a +30,8% sul 2019) seppur in rallentamento nel terzo trimestre (+17,4%), con ottimi risultati nel mercato tedesco dove l’export è più che raddoppiato e nel mercato belga dove le esportazioni sono aumentate più di quattro volte.

Le Materie plastiche di Padova, Vicenza e Treviso segnano il secondo aumento dei flussi di export più rilevante rispetto al 2019 grazie a Germania, Francia e Paesi Bassi che trainano il distretto ad una crescita complessiva di 188,8 milioni di euro nei primi 9 mesi, in brillante accelerazione nel terzo trimestre (+20,1% su 2019).

 L’Oreficeria di Vicenza si colloca come terzo distretto per incremento e primo del sistema moda con un considerevole aumento delle esportazioni (+16,7% nei primi 9 mesi e +25% nel terzo trimestre sul 2019) in parte riconducibile alla variazione dei prezzi (+12,4% nei primi 9 mesi 2021 sul 2019), grazie alla spinta degli Stati Uniti che, con un quarto delle vendite totali, trainano la ripresa (+80% nei primi 9 mesi sul 2019) insieme a Sudafrica e Malaysia. La Termomeccanica di Padova ha ulteriormente intensificato il recupero tra luglio e settembre (+15,7% 2021 sul 2019) e si colloca come il distretto con maggior incremento nel comparto metalmeccanico veneto, grazie ad una intensa diversificazione nei mercati di sbocco, e alle vendite in Russia, più che raddoppiate, negli Stati Uniti e in Israele (raddoppiate anche in questo caso).

Le Carni Veronesi registrano l’incremento più alto tra i distretti dell’Agroalimentare tra gennaio e settembre (+86,5 milioni di euro pari a +22,7%): Germania, Francia, Polonia e Regno Unito i mercati trainanti dove si concentra più della metà delle esportazioni. Buoni segnali di recupero tra luglio e settembre anche per il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene (+22,1%) che trae spinta dal balzo negli Stati Uniti (+47%) e in Svezia (+76%) e dall’accelerazione in Germania e nel Regno Unito, che rimane comunque il mercato più lontano dai livelli pre-Covid.

Si evidenziano le performance di due distretti che registrano un’accelerazione nel terzo trimestre e superano per la prima volta i livelli del 2019: sono l’Ittico del Polesine del Veneziano (+4,9% terzo trimestre) che recupera in Germania e segna un balzo nelle vendite in Portogallo, e l’Occhialeria di Belluno (+14,7% nel terzo trimestre) che trae vantaggio dall’accelerazione del mercato statunitense e dalle brillanti performance in Svezia, Polonia e Irlanda, mentre tardano a recuperare i mercati più lontani come Cina, Brasile e Repubblica di Corea.

I distretti del Trentino-Alto Adige hanno registrato tra gennaio e settembre 2021 quasi 3,7 miliardi di euro di esportazioni (+17,2%) e nel terzo trimestre si sono mantenuti in crescita (+7% pari a +77 milioni di euro per un totale esportato di circa 1,2 miliardi di euro).

Otto distretti su dieci hanno così superato tra gennaio e settembre i livelli pre-pandemici: fanno eccezione il Porfido di Val di Cembra (-2,5% nei primi 9 mesi del 2021 sullo stesso periodo 2019) e le Marmellate e succhi di Frutta del Trentino-Alto Adige (-0,1% sul 2019).

Spiccano gli incrementi dei distretti dell’Agroalimentare regionale, in primis le Mele dell’Alto Adige (+79,3 milioni di euro pari a +23,7% sul 2019) grazie alle vendite nel mercato tedesco e al balzo nella Repubblica Ceca; seguono poi i Vini e distillati del Trentino (+40 milioni di euro pari a +13,8%) trainati da Stati Uniti e Belgio dove le vendite sono più che raddoppiate, le Mele del Trentino (+28,4 milioni di euro pari a +44,7%) in crescita in Spagna, Egitto e Israele, i Vini e distillati di Bolzano (+11,3 milioni di euro pari a +7,5%) dove si evidenzia nuovamente l’elevato incremento in Belgio (+150%), i Salumi dell’Alto Adige (+1,9 milioni di euro pari a +3,7%) interamente attribuibile al recupero nel mercato tedesco.

I distretti della Meccatronica risultano entrambi tra gennaio e settembre oltre i livelli pre-pandemici, con un’accelerazione nella crescita delle esportazioni nel terzo trimestre 2021 per la Meccatronica di Trento (+12,1% nel terzo trimestre 2021 su 2019) trainata da Germania e dal raddoppio delle vendite in Cina. Segnali positivi infine anche per il Legno e arredamento dell’Alto Adige (+6,1% nel terzo trimestre 2021 sul 2019).

I distretti del Friuli-Venezia Giulia hanno chiuso il terzo trimestre 2021 con 677,4 milioni di euro seconda miglior performance trimestrale di sempre, con una crescita del 17% sul 2020 (pari a +98,3 milioni di euro), quasi interamente attribuibile ai risultati di export del Legno e arredo di Pordenone. Il distretto nei primi 9 mesi del 2021 ha superato i valori pre pandemici di 225,3 milioni di euro e nel terzo trimestre ha segnato una crescita del 32,4% rispetto allo stesso periodo del 2019, grazie al traino straordinario degli Stati Uniti che hanno più che triplicato i valori del 2019, a cui si sono aggiunti gli aumenti rilevanti nel Regno Unito e in Francia.

Nel Sistema casa gli Elettrodomestici di Pordenone si sono messi in evidenza per un buon recupero nei primi 9 mesi del 2021 (+16,5% sul 2019) spinti da Germania, Polonia e Francia.

Molto positivi gli incrementi delle esportazioni per i 3 distretti dell’Agroalimentare nel terzo trimestre sullo stesso periodo del 2019: i Vini e distillati del Friuli chiudono in crescita del 25,7%, grazie all’aumento nei Paesi Bassi (che in analogia con il Belgio offrono vantaggi fiscali come centri logistici delle GDO inglesi nel post Brexit), in Germania e in Grecia, che si profila come il nuovo mercato in rapida ascesa; il Prosciutto San Daniele registrano un ottimo +40,8% grazie all’apertura di nuovi mercati come Stati Uniti (passato da 1 milione di euro pre COVID a 6 milioni nei primi 9 mesi), Vietnam (+2 milioni di euro) e Regno Unito (+1,7 milioni di euro); infine il Caffè di Trieste sale dell’1,6% trainato dalla Repubblica di Corea (+14 milioni di euro nei primi 9 mesi) che nel terzo trimestre quadruplica i valori dello stesso periodo del 2019.