L’impegno di Cattolica Assicurazioni nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa ha ricevuto due prestigiosi attestati da CDP (Carbon Disclosure Project) e da Standard Ethics. La prima, organizzazione no-profit internazionale, ha comunicato di aver attribuito alla compagnia veronese lo “Score B-” relativamente al programma Climate Change. Invece Standard Ethics ha confermato il Corporate Rating “EE-” alla società assicurativa di Lungadige Cangrande. Un duplice attestato che certifica la bontà della strategia di CSR (corporate social responsibility) intrapresa da Cattolica sotto l’impulso dell’amministratore delegato Carlo Ferraresi.

Il programma CDP – Climate Change mira a ridurre le emissioni di gas a effetto serra delle aziende per mitigare così i rischi legati al cambiamento climatico. Ogni anno le più grandi aziende quotate in Borsa, sia a livello italiano che internazionale, vengono invitate a compilare un questionario che rivela il livello di impegno e le politiche adottate nei confronti del tema. Tra le 13 mila aziende che nel 2021 hanno risposto al questionario (suddiviso nelle sezioni Climate Change, Forests e Water Security), Cattolica ha ottenuto lo Score B- alla prima analisi fornita relativamente all’area Climate Change. “Il risultato”, sottolinea una nota della società, “testimonia la crescente attenzione della compagnia alle tematiche ambientali e la qualità del percorso intrapreso verso una più efficace e responsabile gestione delle tematiche di sostenibilità”.

Cattolica Ferraresi AD 1
Carlo Ferraresi, amministratore delegato di Cattolica Assicurazioni
Sostenibilita scaled
Persone, ambiente ed economia: gli obiettivi della sostenibilità

Inoltre, dopo l’upgrading dello scorso anno da “E+” a “EE-”, nel suo final report Standard Ethics ha confermato il rating “EE-” a Cattolica, ricordando che nell’ultimo biennio la compagnia ha mantenuto un dialogo costante con gli stakeholder, i regolatori, i sindacati e il mercato, nonostante abbia affrontato importanti trasformazioni societarie culminate nell’Opa dell’autunno scorso che prefigura l’integrazione nel Gruppo Generali.

Secondo l’agenzia di rating “le trasformazioni hanno prodotto cambiamenti anche nel governo societario e nella struttura azionaria, con significative implementazioni in molti ambiti ESG che hanno portato tra le altre iniziative all’attivazione di un comitato ESG con funzione di indirizzo e coordinamento e di un Risk Management Framework. Tale Framework”, precisa ancora la nota di Cattolica, “oltre a trattare rischi inerenti alla sostenibilità introduce nuovi orientamenti organizzativi che appaiono coerenti con le indicazioni volontarie dell’Onu, dell’Ocse e dell’Unione Europea”. Standard Ethics ricorda infine che le novità riguardanti la compagnia veronese “hanno interessato anche gli organi di vertice, come il consiglio di amministrazione, il quale, oltre a raggiungere la parità di genere, appare rispecchiare nuovi criteri di diversità”.