“E’ Sboarina che deve chiedere scusa alla città. Sull’Arsenale brancola ancora nel buio, nonostante i 18 milioni arrivati grazie al Governo Draghi che lui e Fratelli d’Italia nemmeno vogliono. Il punto vero infatti è che ora il Sindaco non spiega dove trova gli altri 32 milioni che servono per il progetto, che costa complessivamente 50 milioni”.
A dirlo Flavio Tosi, che rimette in fila i pezzi: “La verità è che dopo aver affossato nel 2017 il progetto pubblico-privato dell’Amministrazione Tosi, già finanziato e che sarebbe realtà funzionante e a disposizione dei veronesi già da un anno, Sboarina in cinque anni non ha impostato uno straccio di piano economico-finanziario sull’Arsenale e chiuderà il mandato con un nulla di fatto, solamente avendo sistemato qualche tetto. Quei 18 milioni sono arrivati per il rotto della cuffia grazie al Governo Draghi, ma se fosse per Sboarina e Fratelli d’Italia Draghi non ci sarebbe e a quei soldi potevamo dire addio, visto che nel bando eravamo nelle retrovie. E i 18 milioni arrivano grazie al PNRR, nato in Europa per la pandemia, non ci fosse stato il Covid non sarebbero arrivati nemmeno quelli. Ora però ne mancano altri 32 di milioni: dove li trova Sboarina? Del resto lui non ha molta dimestichezza con i numeri: ricordo che è quello che ci ha già fatto perdere, non partecipando nemmeno, due bandi importantissimi, quello da 4,3 miliardi sul trasporto pubblico (Padova si è presa 335 milioni di euro) e quello da 100 milioni della Regione per l’edilizia popolare”.
Alberto Bozza, Consigliere comunale e regionale, ringrazia “l’azione dell’Anci guidata dal Sindaco di Treviso Mario Conte, che ha fatto pressione sul Governo per fargli stanziare nuovi fondi assieme alla Regione Veneto, e solo così Verona è riuscita a reperire 18 milioni di euro per l’Arsenale. In Consiglio regionale abbiamo tutti assieme assunto una presa di posizione decisa per ottenere più soldi soprattutto per i Comuni del Veneto. Ma temo che a causa dei limiti di chi guida oggi l’Amministrazione comunale, questa per Verona possa rivelarsi una vittoria di Pirro. Infatti mancano ancora 32 milioni di copertura economico-finanziaria per arrivare ai complessivi 50 milioni di costo del progetto e non vedo come Sboarina possa reperirli in pochi mesi, dato che non ci è riuscito in tutto il suo mandato. Del resto lui ideologicamente esclude il contributo dei privati. Difficile così amministrare e realizzare grandi opere”.