L’elezione del Presidente della Repubblica si sta trasformando in una debacle politica per il centrodestra. Eppure di tempo ne avevano avuto i tre leader per preparare una strategia. E invece si sono persi. E adesso, con Forza Italia che annuncia che farà per sé, la coalizione si sta sgretolando. Le responsabilità risalgono al 2018, quando fu Salvini il primo a mettersi in proprio con la bella trovata di andare a governare coi grillini. Fu il precedente. Poi col governo Draghi la Meloni si sentì in diritto di starsene fuori, mentre gli altri due stavano dentro. Separati in casa. Non il massimo per una coalizione che aspira a vincere le elezioni e a governare da sola il paese. Ma soprattutto era una premessa per quello che sta succedendo e che solo un miracolo potrebbe cambiare.
L’aver voluto condurre le danze facendo dei nomi e bruciandone altri, mentre il centrosinistra se n’è stato fermo, è stato un errore grave. Ma tutto questo non è niente se si pensa ai riflessi internazionali. Con Draghi l’Italia era riuscita in un anno a darsi un restyling dell’immagine acciaccata che aveva all’estero. Con l’elezione del Presidente siamo tornati indietro. Diamo l’idea di un paese instabile e inaffidabile. E se questo fino a qualche decennio fa poteva essere considerato un problema interno, oggi che viviamo in un mondo interconnesso con un’economia globale e con legami fortissimi con l’Unione Europea diventa un danno enorme.
Inutile star qui ad elencare il perché e il per come.
Anche per questo, ma non solo per questo, come L’Adige ha già scritto prima che iniziassero le votazioni, ( https://www.giornaleadige.it/sui-social-vince-draghi-se-ci-fosse-lelezione-diretta-del-presidente-della-repubblicamai-come-adesso-si-capisce-che-la-strada-e-quella/
https://www.giornaleadige.it/il-presidente-della-repubblica-va-eletto-dal-popolo-solo-cosi-puo-rappresentare-tutti-gli-italiani/) la prima cosa che il Parlamento dovrà fare dopo questo anacronistico spettacolo è di fare immediatamente una riforma della Costituzione che preveda l’elezione diretta del Presidente della Repubblica. L’unico modo per colmare la spaccatura che si è cerata fra il paese reale e il paese legale. L’unico modo per togliere l’Italia dalla deriva in cui si è cacciata con queste maledette elezioni.