Via libera finale all’opera di riconversione dell’ex Manifattura Tabacchi. Questa sera, in Consiglio comunale, si è compiuto il passaggio amministrativo conclusivo, con l’approvazione del grande intervento di rigenerazione urbana. Per renderlo possibile l’iter burocratico ha seguito tempi da record, giungendo alla conclusione in meno di tre anni dall’acquisto dell’area da parte della proprietà, avvenuta ad agosto 2019. Il documento, illustrato all’aula dall’assessore all’Urbanistica Ilaria Segala, è stato approvato con 25 voti favorevoli e 5 contrari.
Riconversione ex Manifattura Tabacchi. Un progetto innovativo dal punto di vista progettuale, con soluzioni architettoniche mai viste prima a Verona, ma soprattutto strategico per il quartiere. Dal recupero di quest’area dipende anche lo sviluppo della fiera, che avrà a disposizione nuovi parcheggi e servizi dedicati, oltre ad una riqualificazione delle aree esterne che, con camminamenti e percorsi ad hoc, creeranno un tutt’uno tra i due poli. Ne beneficeranno anche i quartieri limitrofi, grazie alle opere compensative e agli interventi viabilistici che miglioreranno la qualità della vita dei cittadini. Complessivamente, in quest’area si prevede la costruzione di 37.400 metri quadrati di edifici, rispetto ai 55 mila attuali, così distribuiti: 7.700 mq commerciali (dimezzati con la Variante 23), 11 mila mq produttivo-direzionali e 18.700 mq riservati al turistico-ricettivo.
Progetto in sintesi. Sorgeranno due alberghi per fasce turistiche diverse, uffici nella parte direzionale mentre il piano terra della parte storica sarà occupato da ristoranti e negozi. Uno dei punti di forza della rigenerazione dell’area è la presenza della parte storica, quella vincolata e da preservare, quell’archeologia industriale che, nel progetto elaborato, diventa un valore aggiunto. Quindi la sostenibilità e l’integrazione con il territorio, ma anche l’attenzione alla bellezza, tutti must dello studio di architettura norvegese Snøhetta, tra i più importanti a livello europeo, a cui la proprietà ha affidato la progettazione.
Opere compensative. l valore complessivo delle opere compensative è di circa 7.100.000 euro, e comprende la premialità per il credito edilizio (circa 880 mila euro per l’acquisto di un’area di 4 mila metri quadrati la cui quota di competenza è per il 51 per cento del Comune e per il 49 per cento del Polo Fieristico); il pagamento del costo edilizio (500 mila euro circa); la realizzazione delle opere vere e proprie, molte delle quali ad uso pubblico e in ambito esterno al compendio stesso. Le principali sono: la rotatoria stradone Santa Lucia- viale della Fiera, che andrà a sostituire l’esistente intersezione a T, con conseguente riqualificazione dei rami stradali confluenti inclusi gli attraversamenti pedonali, i percorsi ciclopedonali, l’allargamento dei marciapiedi. La rotatoria viale della Fiera-via Scopoli, anche in questo caso l’attuale incrocio semaforico verrà sostituito dalla nuova infrastruttura circolare.
La riqualificazione di viale della Fiera, opera che si intende per l’intero sviluppo del viale, circa 280 metri tra le due nuove rotatorie, che sarà a doppio senso di marcia. Corsia di entrata alla Manifattura Tabacchi da viale del Lavoro, l’intervento comprende la corsia di uscita da viale del Lavoro in entrata ai parcheggi pubblici e privati al primo piano seminterrato del complesso.
A ciò si aggiunge l’importante riqualificazione di tutta l’area antistante la fiera, grazie all’acquisto da parte della proprietà di una porzione di superficie tra gli ingressi dei complessi.
Naturale conseguenza di tali interventi è la corsia preferenziale che verrà creata per collegare il nuovo comparto Fiera/ex Manifattura Tabacchi con l’ex Scalo Merci/CentralPark e la Stazione ferroviaria di Porta Nuova. Una distanza di poco più di 800 metri che sarà facilmente e piacevolmente percorribile anche a piedi e i bici, attraverso percorsi sicuri e immersi nel verde.
“Un progetto che ha seguito un iter di valutazione e approvazione accelerato, con tempistiche mai viste prima – sottolinea l’assessore -, rese possibili da una procedura regionale che ha consentito di velocizzare i passaggi e dalla volontà di questa Amministrazione di giungere in tempi rapidi all’avvio dell’intervento. Verona ha bisogno di progetti come questo, qualificanti sotto ogni punto di vista. Sarà realizzato un complesso particolarmente grande, interessato da un progetto di riqualificazione che cambierà il volto di questa parte della città. Stiamo dando nuova vita, con nuovi spazi verdi, riduzione del commerciale e soluzioni che miglioreranno la viabilità della zona. Rispetto al passato abbiamo dato un forte cambio di direzione, con soluzioni che mirano alla riqualificazione di spazi urbani degradati e non al consumo di suolo incontrollato”.
Giudicati tutti inammissibili gli emendamenti collegati a firma del capogruppo di Sinistra Verona in Comune Michele Bertucco.
Sintesi dibattito. Critico nel suo intervento il capogruppo Bertucco, che parla di “una palese speculazione edilizia, mascherata da intervento di riqualificazione in favore della città. In arrivo su un’area già fortemente compromessa da cemento e centri commerciali, ulteriori spazi di vendita di grandi dimensione. Pochissimo il verde previsto e quasi inesistenti le opere di pubblica utilità che porteranno un effettivo vantaggio ai residenti della zona”.
“Siamo alle battute finali di questa Amministrazione – evidenzia il capogruppo Pd Federico Benini -, che a breve sarà chiamata a rispondere su tutte le promesse disattese . Nelle linee programmatiche di mandato avete promesso il divieto di creare nuove strutture di vendita di medio/grande dimensione e ora siamo ad approvare un’opera commerciale di quasi 8 mila metri quadrati.
“In una zona dove la viabilità è già in forte sofferenza – dichiara il consigliere Pd Stefano Vallani – si autorizza con questo progetto la realizzazione di nuovi ed importanti attrattori di traffico. Un intervento sproporzionato, poco rispettoso dei quartieri di Verona Sud e dei suoi cittadini”. Critica anche il consigliere Pd Elisa La Paglia che definisce l’opera “una sostanziale delusione, che dimostra ancora una volta un’incapacità amministrativa nella gestione del territorio. Avevate promesso il cambiamento e una maggiore attenzione al verde e alla qualità della vita in città. Nella realtà a Verona Sud arriverà solo nuovo edificato e traffico”.
“Si nasconde sotto le sembianze di un intervento di riqualificazione – spiega il capogruppo del Movimento 5 stelle Marta Vanzetto – una nuova devastazione per quest’area della città. Non è una lotta al degrado, ma un’operazione che porterà alla nascita di nuovi problemi per la qualità della vita di Verona Sud”.
“Ancora una volta manca una visione d’insieme – precisa il capogruppo di Traguardi Verona Tommaso Ferrari – che non chiarisce come questo ampio intervento si collegherà con gli altri progetti urbanistici in programma. Poche idee e confuse, decise senza alcun confronto con i cittadini e che non genera soluzioni concrete a vantaggio di Verona Sud”.
“E’ un progetto – spiega il capogruppo FI Paola Bressan – che si inserisce in un contesto di intervento allargato, in cui ricadono il futuro grande parco urbano all’ex scalo ferroviario, la riqualificazione dei Magazzini Generali con nuove aree verdi e cambiamenti viabilistici sostanziali per Verona sud. Nel complesso siamo di fronte ad un piano di intervento senza precedenti, che cambierà il volto di questa parte della città”.
Approvate all’unanimità, con 30 voti favorevoli, le modifiche tecniche ad alcuni articoli del Regolamento del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicità. Il documento è stato illustrato all’aula dall’assessore ai Tributi Francesca Toffali.
I lavori del Consiglio sono proseguiti con l’esame dello statuto di Veronafiere, per la modifica di alcuni articoli.