Accordo fatto fra Fratelli d’Italia e Lega per la ricandidatura a sindaco di Federico Sboarina. Dopo l’ok dei livelli nazionale e regionale del Carroccio, fumata bianca anche a Verona. Ieri sera il tavolo formato da Circo Maschio per FdI, da Federico Bricolo e Nicolò Zavarise per la Lega e da Matteo Gasparato per il gruppo civico Battiti-Verona Domani ha ufficializzato la candidatura del sindaco uscente dopo il tira-e-molla dei mesi scorsi che era stato innescato dalla decisione di Sboarina di abbandonare la posizione neutra di “civico” per aderire al partito di Giorgia Meloni. La cosa aveva generato un certo risentimento negli ambienti leghisti, a cominciare da Salvini che solo una settimana prima aveva dichiarato in piazza Brà che doveva essere riproposto nella sua posizione di civico per completare il lavoro dei primi cinque anni. La decisione del sindaco, che peraltro proviene da Alleanza Nazionale e che per questo può essere letta come un ritorno a casa, aveva creato delle frizioni con l’alleato che si sono protratte per alcuni mesi, fino che ieri sera ha prevalso la necessità di mantenere stretta l’alleanza fra le due componenti più “di destra” del centrodestra. Forza Italia, infatti, non sarà della partita come dichiarato lunedì scorso dal suo segretario provinciale Melotti. Ma a Verona non è una novità, perché la partecipazione degli azzurri all’attuale maggioranza di Palazzo Barbieri non è mai stata reale, ma solo frutto di un escamotage mai riconosciuto dalla segreteria del partito di Berlusconi. Forza Italia starà con Tosi.
La decisione dev’essere letta in continuità con la collaborazione di questi cinque anni di amministrazione, ma anche come il tassello di un quadro più ampio, dove, ad esempio, a Padova correrà con FdI per un suo candidato. Le compensazioni per la Lega in termini di posizioni nella futura compagine amministrativa saranno molto ampie.