Il governo ha ordinato l’evacuazione dei cittadini italiani dall’Ucraina al pari di altri paesi europei. Washington l’aveva già fatto per gli americani. Questo aumenta moltissimo la preoccupazione. Se si arriva a tanto, allora vuol dire che sotto qualcosa c’è. Che la guerra in Ucraina potrebbe scoppiare da un momento all’altro. Sono mesi che gli Usa – e quindi la Nato- continuano a menarla con ‘sta storia che la Russia vuole invadere l’Ucraina. Per questo ha ammassato truppe ai confini. Sono esercitazioni, risponde Mosca. Ma gli americani non ci credono. E così anche la Nato schiera uomini e mezzi in quello scacchiere.
Eppure Putin ha dichiarato a più riprese di non avere alcuna intenzione di attaccare, che il gridare “al lupo, al lupo” degli Americani è una scusa per precostituirsi la scusa di iniziare loro una guerra.
S’intuisce che cosa significherebbe una guerra in Europa. Si pensava che dopo la 2^ guerra mondiale non ce ne sarebbero più state, soprattutto grazie all’equilibrio del terrore nucleare. Perché, anche se l’Unione Sovietica non c’è più, la Russia rimane sempre una potenza nucleare con uno degli eserciti più forti del mondo. E attaccar briga con Mosca implica il rischio di quella catastrofe che s’è evitata accuratamente per più di 70 anni.
C’è stata, è vero, la guerra nei Balcani negli anni ’90, ma la Russia ne era stata fuori. Aveva lasciato fare. Adesso invece gli Usa affrontano Putin direttamente e se scontro ci fosse, sarebbe diretto. E se, fatti i debiti scongiuri, Americani e Russi dovessero cominciare a spararsi addosso, potrebbe anche finire a bombe atomiche.
Scatenare una guerra mondiale per il Donbass, che fino a ieri non sapevamo neanche che esistesse, sarebbe qualcosa di demenziale che fa sorgere spontanee delle domande: ma a chi siamo in mano? Perché gli Americani non sono capaci di starsene tranquilli al di là dell’oceano e trovano sempre una scusa per fare qualche guerra? E’ dal 2016 che stuzzicano al Russia con le sanzioni. A che pro?
Se il vero, enorme problema per l’Occidente è la Cina, con il suo espansionismo economico, demografico e il suo sistema politico, possono gli Usa pensare di avere contro contemporaneamente sia Pechino che Mosca? Non sarebbe più logico, più conveniente, più realistico trovare un accordo con Putin e fare un’alleanza stabile con la Russia che, non dimentichiamolo è un pezzo d’Europa, non è più comunista, ha la nostra stessa cultura e la nostra stessa religione?