Mentre il Cda sta valutando come muoversi nel grande gioco delle alleanze bancarie, banco BPM mette mano al portafoglio e finanzia con 150 milioni $ il colosso cinese Hengli. In un’operazione coordinata con HSBC e con SACE, l’istituto un tempo scaligero ha deciso di sostenere il 13.mo gruppo mondiale nel settore chimico leader nella produzione di poliestere. Il finanziamento è il primo avviato all’interno del programma Push Strategy e servirà a favorire l’ingresso di fornitori italiani nella supply-chain del colosso cinese attivo dalla farmaceutica all’automotive al tessile. La crescita dell’export italiano in Cina quest’anno dovrebbe essere del 10% per proseguire al ritmo del 3,4% nel prossimo triennio alla cui fine raggiungerà il valore di 15,6 miliardi€.
Quanto al risiko bancario, dopo la chiusura del dossier Carige – finito in dote alla BPER Banca, soggetto sempre più rilevante nel panorama finanziario nazionale – Banco BPM guarda alle possibilità di accordo col Credit Agricole, colosso francese di natura cooperativa, da sempre considerata il partner ideale per una “popolare” italiana. Tutte voci che alimentano il rally sul titolo Banco BPM in Borsa che in un mese è cresciuto di oltre 24 punti percentuali come evidenzia il grafico di testa.