(di Stefano Cucco) E’ stato rinnovato per il quinquennio 2022-2027 il consiglio di amministrazione dell’Istituto per anziani “Casa De Battisti”. Le nomine, di competenza di Marco Franzoni (nella foto PrimoWeb), primo cittadino di Cerea, hanno confermato il precedente presidente Guido Giorgio Cavaler e il consigliere Andrea Manara, vice presidente, nominando due nuovi componenti : Chiara Bruna Perazzolo Gallo ed Enrico Zorzella. Il consiglio si completa con il quinto componente, il parroco della comunità di Cerea, Giuseppe Andriolo, membro di diritto. “Il momento del rinnovo di un organo di vertice”, spiega Marco Franzoni, “è sempre di particolare importanza. Si è chiamati a dare al tempo stesso continuità e rinnovamento a quanto è stato fatto fino a quel momento, con la consapevolezza che l’Istituto per Anziani rimane una Istituzione rilevante per la comunità di Cerea e che per esso le aspettative sono improntate verso il continuo miglioramento nel segno della qualità dell’assistenza e dei servizi resi”.
“La conferma nella nomina e nel ruolo di presidente”, afferma soddisfatto Guido Giorgio Cavaler, “è per me motivo di rinnovato impegno sentendo tutto il peso della responsabilità verso il consiglio, il personale dell’Istituto, l’Amministrazione comunale e verso tutta la comunità ceretana. Si profila un periodo particolarmente impegnativo in cui questo Istituto dovrà saper affrontare le nuove sfide conseguenti agli effetti della pandemia e ai mutati bisogni della comunità e degli anziani. Sono certo che questo consiglio sarà all’altezza delle diverse situazioni che si presenteranno, come lo è stato, del resto, il precedente a cui va il mio sincero ringraziamento”. Gli investimenti deliberati dal precedente consiglio e che dovranno essere realizzati dal nuovo, porteranno l’Istituto ad un sostanziale rinnovamento, sia in termini di ambienti che di attrezzature. Inoltre, le collaborazioni con i principali centri specialistici, che si intende realizzare, saranno di sicuro beneficio per la cura e l’assistenza delle persone che si affideranno a questo Istituto, che, va ricordato, oltre a prestare assistenza e cura all’anziano non autosufficiente in genere è l’unico nel veronese ad essere autorizzato per l’assistenza dei malati di Alzheimer e delle malattie neurodegenerative.
In questi giorni, infine, il nuovo consiglio è impegnato nella presentazione a tutto il personale, dei programmi e degli obiettivi che si propone di attuare in questo quinquennio. L’istituzione pubblica di assistenza e beneficenza denominata “Istituto Per Anziani – Casa De Battisti” era originariamente intitolata “Pia Casa di Ricovero” ed ha avuto origine dalla donazione fatta al Comune di Cerea dal parroco don Giuseppe De Battisti dell’ex palazzo De Medici. La stessa è stata quindi eretta quale I.P.A.B., ai sensi della legge Crispina n. 6972/1890, con Regio Decreto in data 21.05.1908. L’Ente, in seguito, ha beneficiato di legati ed eredità che hanno contribuito alla costituzione di un cospicuo patrimonio. Il ricavato dell’alienazione di tale patrimonio ha reso possibile l’ammodernamento dell’intera struttura adeguandola al mutare del concetto di beneficenza in quello ben più ampio di assistenza dell’anziano in genere. Le più avanzate tecnologie nello specifico campo dell’edilizia residenziale per persone anziane assicurano agli Ospiti una dignitosa assistenza per una serena vecchiaia.
L’Istituto per Anziani rivolge i propri servizi prevalentemente ad anziani con perdita parziale o totale dell’autonomia e persegue, attraverso le forme ritenute più idonee, il benessere dell’anziano in regime di residenzialità, semiresidenzialità o domiciliare. I mezzi tendono a garantire sia fabbisogni primari, che possono trovare risposta di tipo alberghiero, sia fabbisogni che richiedono specifici programmi educativi, riabilitativi e di socializzazione. L’Istituto si propone di fornire sostegno a realtà sociali e familiari bisognose e si pone come “nodo” strutturale di una rete di servizi assistenziali radicati nel territorio. L’Ente cerca di dare una risposta flessibile ed appropriata anche a tutte quelle situazioni in cui sociale e sanitario si sovrappongono e non trovano risposta nelle realtà esistenti. In questo quadro l’Istituto si pone l’obiettivo di fornire risposte a situazioni croniche, acute o comunque transitorie a bassa valenza sanitaria ma con carico sociale insostenibile da parte delle famiglie.