Secondo l’analisi dell’Osservatorio Uiv-Vinitaly sono soprattutto le bollicine che tirano l’export del vino italiano . Un terzo in più la vendita di vino italiano negli Usa. Quasi raddoppiata l’esportazione del Prosecco (+43%) che si avvicina a quella dello champagne che cresce di oltre il 50%. Anche in Cina, consumatrice di rossi, l’incidenza degli spumanti è quasi raddoppiata, con il Prosecco a +117% e con un export degli spumanti italiani in crescita del 33%. Il vino italiano vola anche in Canada (+23%), Svizzera (+11%) e Giappone (+5%).
Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere rileva: “la categoria che più ha sofferto l’emergenza ora è diventata il vero simbolo della reazione post lockdown. Ma non è da sottovalutare nemmeno la performance di capisaldi della nostra produzione come i rossi Dop piemontesi e toscani, che hanno chiuso l’anno negli Usa rispettivamente a +32% e a +26%, o i rossi siciliani che crescono in Canada del 52%. Due tra i Paesi maggiormente rappresentati attesi al prossimo Vinitaly, in programma dal 10 al 13 aprile”.