Si è tenuta oggi la presentazione del progetto definitivo del lotto L della variante alla strada provinciale 10 nei territori di Illasi e Colognola ai Colli. L’illustrazione del tracciato e dell’iter per l’avvio dei cantieri è avvenuta nel contesto della Conferenza dei Servizi istruttoria con i Comuni interessati e gli altri enti competenti.
Il progetto, depositato nei giorni scorsi per la valutazione d’impatto ambientale necessaria alla successiva approvazione, prevede un nuovo tratto, in tutto circa quattro chilometri, tra località Olmo di Illasi e la provinciale 37 “del Soave”, nel territorio di Colognola ai Colli. La strada, che si innesterà a sud sulla Sp 37 in corrispondenza dell’esistente rotatoria di via Carrozza, richiederà la realizzazione di controstrade e di due nuove rotonde di collegamento: una in via Donzellino e una all’innesto con la Sp 37/a in località Olmo. L’opera più complessa, dal valore di 1,2 milioni di euro, sarà il nuovo ponte sul torrente Illasi al Donzellino. La struttura sarà realizzata con un’unica campata di tipologia mista “acciaio-calcestruzzo”, per una lunghezza complessiva (luce) pari a 38 metri e una larghezza di 13,8. Per la realizzazione del ponte sarà prima necessaria la sistemazione idraulica del torrente: depensilizzazione degli argini e abbassamento del fondo dell’alveo di circa 6 metri.
La variante, per un importo stimato di 21,8 milioni di euro, sarà pronta tra quattro anni. Entro l’autunno in corso si prevede di concludere l’iter autorizzativo e quello per gli espropri, per poi arrivare entro la primavera del 2023 all’aggiudicazione della gara per il progetto esecutivo. Nel 2024 verranno assegnati i lavori e i cantieri richiederanno circa due anni.
La Provincia, nel 2009, aveva già realizzato e aperto al traffico i primi lotti della variante tra la Sp 38 “Porcilana”, la Sr 11 “Padana Superiore” e la Sp 37 “del Soave” in via Carrozza a Colognola ai Colli. Nel 2012, la Provincia aveva inoltre realizzato e aperto il lotto che collega la Porcilana con l’abitato di Caldierino. Sempre nel 2009 il lotto L, presentato oggi, era stato dichiarato dal Palazzo Scaligero come priorità assoluta in territorio veronese e inserito nella programmazione regionale. Per la sua realizzazione era stato redatto un accordo di programma tra Regione, Veneto Strade Spa e Provincia che prevedeva l’attività di progettazione fino al livello definitivo da parte del Palazzo Scaligero e il completamento, lavori compresi, a carico della Regione. Nel 2012 la priorità era stata assegnata a un’altra variante, quella alla Sp 6. La riforma delle Province nel 2014 aveva di fatto impedito all’Ente di finanziare la Sp 10, fino al 2019 quando l’amministrazione Scalzotto, grazie alla disponibilità dell’avanzo, ha inserito il lotto L nel proprio bilancio.
Nella Conferenza istruttoria di oggi, è stato illustrato anche lo studio di impatto ambientale: si prevede che il nuovo tratto possa accogliere un flusso di circa 9/10 mila veicoli al giorno, rendendo più fluido il traffico e contenendo i disagi sul tracciato originale della Sp 10 in particolare per i centri abitati di La Calle, Decima, San Zeno e la zona nord di Colognola. Durante l’incontro alcuni degli enti coinvolti hanno avanzato le prime osservazioni, in particolare sul posizionamento del ponte sull’Illasi, che verranno valutate nelle successive fasi per l’approvazione dell’opera.
“Decomprimere il traffico permetterà di ridurre i tempi di percorrenza e i rallentamenti che incidono anche sulla qualità dell’aria soprattutto nei centri abitati – ha ricordato il Presidente Manuel Scalzotto –. Questa è la prima grande opera avviata dalla Provincia dopo la ‘riforma Delrio’ e ne seguiranno altre su strade, scuole e il Palazzo Scaligero. Un intervento, quello della variante, di area vasta perché interessa più comuni, com’è proprio del ruolo della Provincia. Non ci fermeremo qui e stiamo già ragionando sul prolungamento della variante a nord”.