Era il 15 dicembre del 1963 quando venne inaugurato lo stadio Bentegodi che abbiamo oggi. Il “vecio Bentegodi” era in centro, dove adesso c’è il parcheggio sotterraneo di fianco all’Inps.
La partita inaugurale fu proprio col Venezia, che allora non s’era ancora fuso con la Mestrina, ed aveva la maglia neroverde. Finì male per il Verona. Perse in casa 1-0.
A scendere in campo non è il solito Hellas aggressivo che segna nei primi minuti. Anzi, nel primo tempo sono gli ospiti a costruire più occasioni e a rendersi più pericolosi. Certo la difesa è rimaneggiata a causa delle squalifiche e dell’infortunio dopo pochi secondi del greco Retsos. Buona la scelta di Tudor di dare fiducia al giovane Coppola al centro della difesa. Lazovic salva sulla linea da un gol già fatto e Ilic sfiora il palo prima discendere negli spogliatoi.
Passano 10’ dalla ripresa che arriva il gol di Simeone che, dopo essersi sbloccato dal digiuno, si ripete dopo altri 10 minuti. Il Verona è in vantaggio di due gol e può chiudere la partita, ma un quarto d’ora dalla fine il Venezia accorcia le distanze per una svista della difesa. Potrebbe riaprire la partita ma Simeone è implacabile e su azione di Lasagna, entrato in sostituzione di Barak infortunato, segna il suo terzo gol che sancisce la vittoria per 3-1 e il raggiungimento dei 40 punti in classifica. Migliore in campo? Simeone, naturalmente, che arriva a 15 reti nella classifica dei marcatori, terzo dopo Vlahovic ( 20) e Immobile (19).