Abbassamento della temperatura di 2 C° all’interno di abitazioni ed uffici. Chiusura temporanea al traffico di alcune strade da destinare, durante le domeniche ecologiche, agli spostamenti a piedi o in bicicletta. In più, si lavora per abbassare il limite di velocità in alcuni tratti autostradali quando i valori delle polveri sottili superano i limiti consentiti. Sono queste le principali misure condivise fra il Comune di Verona e 14 Comuni della Provincia per combattere l’inquinamento atmosferico. Si punta quindi a sensibilizzazione la cittadinanza con un provvedimento unitario che prevede uguali misure nel territorio del Comune di Verona e in tutti i 14 Comuni della provincia che hanno sottoscritto l’accordo, con l’obiettivo di coinvolgere tutti 98 Comuni veronesi.
Un fronte comune che, con Verona capofila, si è allargato alle Amministrazioni di Bussolengo, Buttapietra, Castel D’Azzano, Grezzana, Lavagno, Mezzane di Sotto, Negrar di Valpolicella, Pescantina, San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo, San Pietro in Cariano, Sommacampagna, Sona e Villafranca.
In questi territori, già a partire dalla prossima domenica ecologica, in programma il 13 marzo, saranno realizzate le stesse iniziative promosse dal Comune di Verona. In questo modo sarà possibile non solo ampliare la portata delle attività ma anche i risultati ad esse connessi.
L’importante risultato è stato illustrato questa mattina dal sindaco Federico Sboarina insieme all’assessore all’Ambiente Ilaria Segala. Presenti i sindaci di Sommacampagna Fabrizio Bertolaso, di Villafranca Roberto Dall’Oca, di Pescantina Davide Quarella, di Castel D’Azzano Antonello Panuccio, di San Martino Buon Albergo Franco Giacomo De Santi, di Lavagno Marco Padovani, di San Giovanni Lupatoto Attilio Gastaldello, di San Pietro in Cariano Gerardo Zantedeschi. E, ancora, i vice sindaci di Bussolengo Giovanni Amantia e di Buttapietra Sabrina Argentati. Infine gli assessori Berton Lucio Patrizio di Mezzane di Sotto, Serena Momi di Negrar di Valpolicella, Roberto Merzi di Sona, Rosamaria Conti di Grezzana.
“Questa nuova attività condivisa, a cui hanno ad oggi aderito 15 dei 98 Comuni della provincia di Verona – evidenzia il sindaco – è frutto della costante attività di dialogo e di collaborazione sostenuta in questi anni dall’Amministrazione. Un impegno volto a coinvolgere, nei progetti in favore della popolazione e del territorio veronese, più istituzioni possibili. Grazie a questa unità di intenti, già a partire dalla prossima domenica ecologica, saranno avviate attività uguali in ciascun Comune coinvolto. In particolare: la riduzione di 2 C° delle temperatura all’interno di abitazioni ed uffici e la temporanea chiusura di alcune vie, a basso flusso di traffico, in cui incentivare lo spostamento in bicicletta e a piedi o per realizzare attività durante la giornata. Soluzioni di facile attuazione, che ampliate oltre i confini veronesi rappresentano un segnale forte contro i problemi collegati all’inquinamento, provvedimenti di buon senso che, a lungo termine, porteranno a risultati concreti”.
“Un sentito ringraziamento a tutti gli amministratori dei Comuni della cintura che, con questo accordo – spiega l’assessore Segala –, hanno scelto di procedere insieme, con uguali politiche d’intervento, contro le problematiche collegate all’inquinamento. Per ‘Cambiare aria’, lo slogan promosso dal Comune di Verona e sotto cui si raccolgono tutte le scelte di benessere ambientale e risparmio energetico, serve sempre di più una comune ed allargata modalità operativa, in grado di rafforzare i risultati delle ‘buone pratiche’ intraprese per migliorare la qualità della vita nella nostre città. Bene la proposta di abbassare il limite di velocità in alcuni tratti autostradali presenti sui nostri territori, una misura la cui efficacia è dimostrata da alcuni studi effettuati dall’A22″,
“I 15 Comuni dell’accordo – precisa il sindaco di Sommacampagna, Bertolaso – rappresentano il 50% della popolazione della Provincia. L’inquinamento non ha confini e i problemi ad esso collegati non possono essere circoscritti in un Comune rispetto ad un altro. Serve una politica condivisa, con eguali programmi d’intervento, che consentano ai cittadini di conoscere ed effettuare, anche al di fuori del proprio Comune, le stesse iniziative e regole. Sarebbe importante che questo progetto fosse condiviso da tutti i 98 Comuni della Provincia”.