Con 400 mila aziende, di cui 83% individuali, e quasi 60 mld di euro di valore della produzione l’agricoltura è uno dei pilastri dell’economia italiana. Ed è a Verona, una delle province italiane con la maggior produzione nel settore primario, che da oggi si da’ appuntamento della 115^ edizione di Fieragricola dove sono presenti 620 espositori, e dove si attendo oltre 100 top buyer di 29 Paesi. Nata nel 1898, è la rassegna più longevadelle manifestazioni fieristiche che si svolgono a Verona. Rimarrà aperta fino a sabato 5 marzo.
“Il Covid ci ha imposto di riprogrammare Fieragricola da gennaio a marzo per garantire la massima sicurezza – ha detto il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese -, e la scelta è stata compresa da aziende e operatori. Così abbiamo 520 espositori diretti da 11 Paesi, con tutti i marchi più importanti della meccanica presenti, 10 padiglioni occupati, una marcata verticalizzazione delle filiere produttive e una interessante proposta convegnistica”. Fra le grandi novità del quartiere fieristico, un salone dell’agricoltura digitale, alla luce del percorso intrapreso dal settore verso la precision farming. Nei convegni si parlerà di contrasto ai cambiamenti climatici, l’obiettivo Zero emissions indicato dalla Commissione europea, la difesa della biodiversità, la riduzione dell’impatto ambientale, l’agricoltura 4.0, Grande attenzione, poi, alle ultime frontiere del digital farming e delle agroenergie, a cui Fieragricola dedica due saloni specifici.