“Verona ha un enorme patrimonio naturalistico e storico che non viene valorizzato a sufficienza. Penso alle vaste aree che scorrono attorno il fiume Adige: dalla cinta muraria al Parco Adige Sud e Parco Adige Nord. Ma anche ai 150 mila mq della Spianà. Luoghi della città che vanno riqualificati e valorizzati per renderli nuovamente suggestivi e appetibili per veronesi e turisti, nel segno della mobilità sostenibile, dell’attività motoria, della vita all’aria aperta, della cultura, della musica e dell’intrattenimento”.

A dirlo Flavio Tosi, candidato Sindaco di Verona per l’area civica del centrodestra, che questa mattina in una conferenza stampa all’Ex Macello di via Filippini ha presentato il suo programma su “Adige, parchi e paesaggio”. Progetti dettagliati “che potranno godere anche della copertura finanziaria del PNRR, che prevede molti fondi per il recupero urbano ed extraurbano in una logica di sostenibilità e qualità della vita” ha detto Tosi. Un programma pensato e scritto con un gruppo di professionisti: gli architetti Gian Arnaldo Caleffi, Filippo Bonini, Bertilla Ferro, Paolo Richelli, Giovanni Mengalli, Gianfranco Rupiani, Elena Bortoli, Alberto Pellizzer; gli Ingegneri Ansel Davoli e Gianpietro Cigolini; e il professore universitario Lorenzo Soave. Sono intervenuti anche i Consiglieri comunali di Lista Tosi e Fare, la Capogruppo Patrizia Bisinella, Daniela Drudi e Paolo Meloni. Quattro le aree del macro-programmatiche:

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VIVERE IL FIUME ADIGE

“L’Adige va ammirato ma anche vissuto – ha detto Tosi – Pensiamo durante la stagione estiva a barconi galleggianti per concerti, degustazioni e esposizioni artigianali sull’esempio della manifestazione Lungo il Tevere che si fa a Roma; a installazioni artistiche di arte contemporanea come la ricostruzione in chiave moderna di un vecchio mulino e un organum ispirato a quello marino di Zara in Croazia; a percorsi ciclo-pedonali da creare attraverso il recupero delle alzaie, oggi abbandonate o prive di manutenzione; a individuare tratti di navigabilità”. Punti questi poi spiegati nel dettagli dal professor Soave, veronese che vive a Roma, docente universitario ed esperto di valorizzazione del patrimonio artistico, e dall’architetto Filippo Bonini. Mentre l’Architetto Caleffi, già Assessore all’Urbanistica ha parlato di “bonifica a parco, residenziale e direzionale nella porzione di Lungadige Galtarossa, lì oggi ci sono edifici sia pubblici che privati, vanno riqualificati l’area e quegli edifici in un contesto anche di parco” ha detto. Mentre l’architetto Bertilla Ferro si è soffermata sui progetti di passerella ciclo-pedonale tra Lungadige Teodorico (Giarina) e Lungadige Donadelli e tra Ponte Pietra e la Giarina, quest’ultimo elaborato dall’Ing. Franco De Grandis su progetto dell’arch. Franco Dusi.

MURA

Tosi ha presentato i progetti con l’architetto Richelli: “Occorre un cambio di paradigma, le mura non più come idea di separazione tra il centro e quartieri, ma come punto di attrazione. Pensiamo a un ingresso turistico con info point a Porta Campofiore per valorizzare Veronetta; ad chioschi e aree picnic e percorsi attrezzati per lo sport nelle mura sud, mentre a percorsi turistici panoramici nella mura nord”.

PARCO ADIGE NORD E SUD

“Il Parco Adige Nord ha vocazione sportiva, quindi vanno realizzati nuove aree per lo sport, impianti e percorsi attrezzati. Abbiamo poi il progetto di una passerella ciclo-pedonale dal Bottagisio Sport Center ai centri sportivi situati nella sponda est dell’Adige, in modo da creare di fatto una realtà unica tra Bottagisio, Parco Nord dell’Adige, l’ex scuola americana e Corte Molon” ha detto la Capogruppo di Fare Vr e avvocato Bisinella Un ponte ciclo-pedonale anche nel Parco Adige Sud “tra il Lazzaretto e Villa Buri, e una torretta panoramica per ammirare Verona da un altro orizzonte” ha aggiunto Paolo Meloni. Ma soprattutto il recupero del Lazzaretto: “Ci sono due progetti che andranno valutati ma che si possono anche tenere assieme nel complesso dell’opera – ha detto Tosi – uno ne prevede la ricostruzione e l’altro un restauro”.

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IL PARCO DELLA SPIANÀ

Tosi, assieme a Davoli, ha detto che “se il Parco Adige Nord ha vocazione sportiva, la zona della Spianà può essere un connubio tra vocazione sportiva, come già è oggi, e la vocazione agricola. L’idea da sviluppare è quella di una Urban Farm che diventi un’oasi verde per famiglie e bambini all’interno del contesto urbano”.