In occasione della Festa della donna, questa mattina il sindaco di Castelnuovo del Garda, Giovanni Dal Cero, e l’assessore alle Pari opportunità, Marilinda Berto, hanno consegnato un piccolo riconoscimento all’imprenditrice castelnovese Maria Gioia Cinquetti che ha dato vita prima a Le Vigne del Moretto e più recentemente al vino Il Gioiellino. Quasi un incontro festoso in famiglia, allietato dal sax dell’assessore Berto, per l’occasione accompagnata da un’arpista, all’interno nell’azienda agricola Le Vigne del Moretto.

«A Maria Gioia Cinquetti per la dedizione e l’impegno profuso nella valorizzazione del nostro territorio e la creazione del vino Gioiellino, espressione del profondo legame con il mondo agricolo»: queste le parole riportate sul quadretto consegnato dal sindaco e dall’assessore Berto a Maria Gioia insieme a una pianta di mimosa, da mettere a dimora nel terreno dell’azienda per ricordare questa particolare giornata.

«In questo 8 marzo come Amministrazione comunale abbiamo voluto riconoscere il talento di una giovane donna che con ammirevole tenacia ha deciso di costruire qualcosa di importante valorizzando le straordinarie risorse del nostro territorio» osserva il sindaco Giovanni Dal Cero.

«È nostro desiderio dar seguito a questa iniziativa e premiare ogni anno una figura femminile che dimostri di avere a cuore la nostra terra e la nostra comunità» precisa l’assessore alle Pari opportunità Marilinda Berto.

Come spiega la giovane imprenditrice, vice responsabile di Donne impresa Coldiretti, «L’avventura è iniziata nel 2014 sui terreni del nonno, calzaturiere con la passione del vino. Ho deciso di prendermi cura dei suoi vigneti e con la mia famiglia mi sono trasferita in questa incantevole contrada dove è nato il nostro terzo figlio, Giosuè, la prima nascita dopo sessant’anni a Borgo Moretto».

Il Gioiellino è un Garganega frutto di uve accuratamente selezionate ottenute dall’allevamento della vite a pergola (la chioma viene stesa su un tetto orizzontale, anziché fatta crescere in verticale lungo una spalliera). Il vino prende il nome da quello della sua creatrice, Maria Gioia, e dalla preziosa coltivazione da cui trae origine. Ma per concretizzare questo sogno e arrivare alla produzione a Maria Gioia serviva una Cantina: le ha teso una mano Giovanna Tantini dell’omonima azienda agricola, un’altra donna del territorio castelnovese che ha fatto da tempo una scelta precisa di sostenibilità con prodotti di eccellenza che richiamano le caratteristiche del territorio. Il risultato di questa sinergia tutta al femminile è una prima produzione di duemila bottiglie.