(di Stefano Cucco) Il complesso residenziale fatiscente di via Ormaneto a Bovolone (nella foto di LaNotizia news) che ospitava in maniera illegale diversi stranieri è stato sgomberato nella mattinata di oggi. Infatti, la Polizia Locale e i Carabinieri di Bovolone, accompagnati da Orfeo Pozzani, primo cittadino del centro della Bassa Veronese, sono intervenuti per sgomberare il complesso residenziale che ancora oggi è abbandonato e si trova allo stato grezzo, situato nell’area centrale della città, occupando circa 8500 metri quadrati. Con questo ennesimo blitz, i Carabinieri hanno individuato all’interno dello stabile diversi occupanti presi, poi, in custodia per essere riconosciuti e schedati.
Al termine degli accertamenti sono stati denunciati a piede libero per concorso in “invasione di terreni ed edifici e danneggiamento” e avviate nei loro confronti le procedure di Legge.
“Come Amministrazione”, sottolinea Orfeo Pozzani, “ci siamo attivati con i legali per una soluzione definitiva del “Mostro di via Ormaneto”. Nel nostro paese non possiamo tollerare situazioni di pericolo per i nostri cittadini da parte di sbandati senza fissa dimora. Vogliamo che tutti i bovolonesi vivano in sicurezza e possano sentirsi sicuri. Un doveroso e sentito grazie“, conclude il sindaco, “alla Polizia Locale e ai Carabinieri per le lunghe settimane di lavoro che hanno portato all’operazione di questa mattina”.
Il complesso di via Ormaneto nei programmi della società immobiliare nogarese Zaffiro Immobiliare Sas doveva ospitare circa 130 appartamenti nel pieno centro storico di Bovolone ma, poi, i lavori vennero bloccati per mancanza di finanziamenti. L’allora sindaco Emilietto Mirandola, vedendo il protrarsi della vertenza legale con la proprietà e il degrado igienico-sanitario in cui versava il soprannominato “Mostro di via Ormaneto”, e su pressioni dei residenti, intimò ai proprietari di bonificare il complesso con una campagna di derattizzazione per eliminare la colonia di topi che negli anni aveva proliferato nell’immobile ed eliminare i cumuli di rifiuti depositati. Problema sanitario che ancora oggi, con molta probabilità, continua a riproporsi. All’interno dello stesso, negli anni hanno trovato rifugio un numero variabile di cittadini stranieri e sbandati senza fissa dimora, creando una situazione perdurante di disagio psicologico e igienico-sanitario per i residenti della zona.