I morti per Covid nel mondo sarebbero il triplo di quelli che risultano dai dati ufficiali. Al 31 dicembre 2021 sarebbero 18,2 milioni rispetto ai 5,9 milioni stimati finora. Non è una delle solite fake news. Lo scrive l’inglese The Lancet, una delle riviste scientifiche di medicina più accreditate a livelli internazionale, pubblicando uno studio dell’Institute for Health Metrics and Evaluation (Usa) che ha analizzato le morti tra il 2020 e il 2021 in 191 stati. I dati sono stati confrontati con quelli degli 11 anni precedenti.
Il risultato è che nel mondo tasso “reale” di decessi da Covid sarebbe di circa 120 morti/100mila abitanti e non quello del 39,2/100mila ufficiale. I tassi di mortalità in eccesso hanno superato i 300/100mila in 21 paesi. Il più alto tasso di mortalità in eccesso stimato è stato di 734.9 decessi per 100.000 abitanti in Bolivia. Sono l’America Latina andina e centrale, l’Europa orientale, l’Europa centrale, l’Africa sub-sahariana meridionale ad avere avuto i tassi più alti elevati. Ma anche Libano, Armenia, Tunisia, Libia, diverse regioni italiane e diversi stati del sud degli Stati Uniti.
Lo studio prende anche in considerazione il fatto che in alcuni stati ci potrebbe esser stata una sovrastima dei decessi Covid. Come in Islanda dove ci sarebbero stati 48 decessi in meno ogni 100 mila abitanti rispetto a quelli ufficiali. Simile il caso dell’Australia, di Singapore e di Taiwan. In Italia si stimano nello studio 259 mila decessi Covid a fronte dei 137 mila ufficiali. E sono le regioni del sud quelle che avrebbero fatto male i conti. In Calabria sono stati calcolati 6.920 decessi, contro i 1.610 ufficiali, e in Sicilia 19.400 contro i 7.500 ufficializzati. Gli scostamenti fra dati reali e ufficiali è definito “estremamente inquietante e assolutamente sproporzionato” per zone come l’Asia meridionale, dove il numero dei morti sarebbe quasi 10 volte di più reali sarebbe 9,5 volte più e l’Africa subsahariana, 14,2 volte di più.
Secondo lo studio è fondamentale saper distinguere fra morti da Covid dirette e indirette ed indica anche la necessità di ulteriori approfondimenti. Ma non c’è dubbio che per poter avere un quadro globale di quante siano state le vittime della pandemia fosse necessario arrivare a uno studio che facesse la differenza fra gli standard di mortalità pre e post Covid. Il che chiude tutte le polemiche strumentali che i no-vax hanno sollevato dimostrando in modo scientifico e con dei modelli matematici inconfutabili che è avvenuto esattamente il contrario di quello che sostenevano: i morti sono stati gonfiati, ma addirittura sono stati il triplo di quelli che si pensava.