Da Ciro Maschio, a Lorenzo Fontana, a Massimo Ferro a Pierfrancesco Bettini (referente veronese di Nazione Futura) per arrivare a Federico Sboarina, oramai in closing sugli azzurri per una convergenza dei berluscones alla sua ricandidatura dopo aver già aggregato i rassemblement “Coraggio Italia” di Luigi Brugnaro e “Noi con l’Italia” di Maurizio Lupi. C’erano tutti, e tutti allo stesso tavolo, alla presentazione del circolo scaligero del movimento guidato da Francesco Giubilei. Ed in effetti, il sindaco è stato chiaro: «Il centrodestra è uno, unico, e i suoi valori non sono negoziabili. Non si fonda su calcoli elettorali o personalistici, bensì su alcuni imprescindibili capisaldi: lavoro, famiglia, sicurezza, istruzione, giovani, tutela dell’ambiente, non ideologico bensì sostenibile. Il centrodestra è una scelta di campo e chi sceglie di non farne parte gioca, legittimamente, nella squadra avversaria. Il confronto col circolo veronese di Nazione Futura, al cui interno figurano grandi personalità dell’imprenditoria, delle professioni e della cultura (da Paolo Becchi, a Domenico Fisichella, Gennaro Malgeri, Giancarlo Mazzucca e tanti altri…), non farà che arricchire la proposta alla città, sarà fonte preziosa di idee. Dal dialogo nasceranno nuovi progetti per essere sempre più vicini al territorio e dare ai veronesi le risposte che meritano.
Sono stati due anni difficili, causa Covid, ma il centrodestra è sempre stato propositivo, non si è mai limitato alla critica aprioristica, per partito preso. Insieme ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cercato di limitare il più possibile i disagi, che inevitabilmente ci sono stati. Ora dai valori del centrodestra, soprattutto in questo momento in cui il caro vita sta condizionando la nostra quotidianità, dobbiamo ripartire di slancio».