Non è la prima volta che la partita fra Hellas e Napoli è ottimo di polemiche che vanno oltre la dimensione del calcio. Quella di ieri, finita male per i gialloblù, sconfitti in casa dai partenopei, non ha fatto eccezione. Le polemiche sono scoppiate fin dal mattino quando sui social ha cominciato a girare la foto di uno striscione esposto nel parcheggio antistante lo stadio in cui venivano date le coordinate geografiche della città di Napoli, quasi invitando Russia e Ucraina a farla diventare oggetto di un bombardamento. Una bravata di pessimo gusto che oltre a mancare di rispetto alle vittime della guerra, che è un argomento sul quale c’è poco da scherzare, costituiva un’esente provocazione per i tifosi napoletani che sarebbero arrivati di lì a poco. Lo striscione ha scatenato reazioni anche nel mondo politico, tanto che una parlamentare di Fratelli d’Italia si è presa la briga di chiedere il Daspo perpetuo per i tifosi della Curva Sud che l’avevano firmato.
Oggi si apprende dall’Ansa che gli ispettori della Procura della Federcalcio hanno sentito e segnalato cori razzisti dei tifosi del Verona durante la partita disputata ieri contro il Napoli allo stadio ‘Bentegodi’. Colori razzisti che al Bentegodi non sono una novità, ma non un’unicità, visto che avvengono un po’ dappertutto e sono più che altro degli sfottò fra tifoserie. Nulla invece gli 007 della Figc possono fare per lo striscione perché è apparso ad una distanza dallo stadio che non permette di applicare il codice di giustizia sportiva per eventuali sanzioni.