Valdegamberi, consigliere regionale della Lega, denuncia gli errori della politica agricola dell’Europa che ci lega mani e piedi alle importazioni alimentari dal resto del mondo. “La guerra in Ucraina fa venire alla luce tutte le contraddizioni della politica agricola comunitaria. Da anni (così anche il nuovo Piano di Sviluppo Rurale) l’Unione Europea porta avanti la politica volta a incentivare il calo di produzione dei cereali e non solo: premi a mantenere i terreni incolti e rifiuto dell’Ogm.” E adesso ci troviamo improvvisamente a dipendere dall’estero. Non abbiamo le materie prime alla base dei mangimi animali. “Si parla di premiare gli abbattimenti, aumentando così la dipendenza da latte e carne dell’Italia, e di aprire alle importazioni OGM da Stati Uniti e Argentina. Nei giorni scorsi ho fatto un appello a bloccare immediatamente le misure della PAC e ad invertire rotta.” E Valdegamberi non risparmia nemmeno le associazioni agricole che si sono assunte gravi responsabilità nell’accettare queste politiche. “Mangiamo prodotti ogm tutti i giorni, ma da noi è impossibile coltivarli, avendo così una produttività molto inferiore ai nostri competitors. Ora con la crisi alimentare cosa facciamo?? Apriamo le porte all’Ogm americano.
“Forse – aggiunge Valdegamberi- è anche questo un obiettivo di questa guerra mentre la cecità della nostra classe politica persiste nell’errore, pensando che far abbattere gli animali d’allevamento sia la soluzione. Così importeremo ancora più carne e latte. Ai nostri allevatori intanto arrivano cartelle esattoriali su quote latte frutto di una grande truffa di Stato, smascherata dalle recenti sentenze, costringendoli a chiudere dalla disperazione, con diversi suicidi provocati dallo Stato. E conclude sarcastico: “Complimenti Italia, ammazzi chi produce a casa tua mentre fai entrare di tutto dall’estero. Almeno il governo abbia il pudore di sospendere le cartelle esattoriali di questi giorni e di perseguire i funzionari che hanno truffato il Paese facendo figurare stalle mai esistite sulla carta, ammazzando quelle vere. La guerra c’è anche qui e la state facendo voi ai nostri produttori.”