Finalmente il Saval ha la pista ciclabile che mancava. Una moderna e funzionale struttura viaria destinata a migliorare non solo la mobilità interna al quartiere ma a fornire, con un tracciato in sicurezza per ciclisti e pedoni, un nuovo collegamento con la città, l’ospedale e la stazione. Un intervento proposto con soluzioni nel rispetto dell’ambiente circostante così come è avvenuto in via Emo, dove è stata mantenuta la presenza degli alberi e, come previsto, si è intervenuti con una soluzione che ha garantito il miglioramento della viabilità senza modifiche alle alberature esistenti.
Oggi i quartieri Saval – San Zeno sono collegati con 4 chilometri e mezzo di un nuovo tratto dedicato alla mobilità sostenibile che, partendo dal Saval, si dirama tra le via Faliero, via Emo, via Da Mosto, viale Colombo, via Da Vico, via Pontida e, giungendo a San Zeno, piazza Bacanal e via Vittime Civili di Guerra. Studiati in sicurezza anche tutti gli attraversamenti ai semafori.
Un tracciato che, oltre al centro cittadino, è via di collegamento per l’ospedale e il quartiere di Borgo Trento, passando da viale Colombo e ponte Catena; la stazione, passando da viale Colombo, circonvallazione interna e da porta Palio, allacciandosi ai collegamenti ciclopedonali che da lì diramano. Un grande rete interconnessa per una viabilità più sostenibile e differenziata.
Percorso, modalità di intervento e tracciato in sicurezza. La pista si struttura su 4 chilometri e mezzo di lunghezza e 4 metri di ampiezza, di cui 2,50 metri dedicati alla ciclabile e 1,50 metri al percorso pedonale, posti all’interno del centro abitato e paralleli a strade esistenti. E’ stata sviluppata prevalentemente mediante l’allargamento di percorsi pedonali già presenti lungo il percorso, che sono stati raddoppiati rispetto alla loro attuale dimensione, e con tratti di nuova realizzazione nei punti che ne necessitavano.
Un intervento dal costo complessivo di 1.400.000 euro, sostenuto dal Comune in cofinanziamento con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che ne ha riconosciuto il sostegno economico nell’ambito del programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro. La ciclabile è a doppio senso di marcia ed affianca il nuovo spazio dedicato ai pedoni, anch’esso ampliato lungo tutti 4 chilometri e mezzo di percorso. Per garantire la massima sicurezza sia a piedi che in bicicletta, il percorso è separato dal traffico veicolare a motore attraverso spartitraffico longitudinali invalicabili, formati dalle aiuole alberate già esistenti lungo il tracciato. La ciclopedonale è completa di segnaletica stradale e di un nuovo impianto di illuminazione pubblica a led, che ne consente l’utilizzo anche nelle ore notturne.
Sono stati modificati gli impianti semaforici in corrispondenza dell’intersezione di via Da Mosto, viale Colombo, via Pancaldo e dell’intersezione di Corso Milano, Colonnello Galliano e via Vittime Civili di Guerra a S.Zeno. Il tutto per garantire un collegamento in sicurezza tra i quartieri e con le piste ciclabili esistenti.
Sul posto, per visionare i lavori ultimati, si sono recati il sindaco Federico Sboarina e l’assessore alla Viabilità Luca Zanotto. Presenti i consiglieri comunale Paola Bressan e Roberto Simeoni.
“Una nuova pista ciclopedonale di 4 chilometri e mezzo, architettonicamente bella e funzionale – spiega il sindaco –, che ridisegna i collegamenti fra i quartieri Saval e Navigatori e il centro cittadino, l’ospedale di Borgo Trento e la stazione. Un percorso che, oltre a migliorare il collegamento con l’area più esterne della città, dà spazio alla mobilità in sicurezza di pedoni e biciclette. Il tutto con un investimento complessivo di 1 milione e 400 mila euro. Si tratta di un tratto molto importante che serve un quartiere molto popoloso della città, da cui oggi, prendendo la bicicletta, su un percorso protetto in totale sicurezza, si può raggiungere la città in pochi minuti”.
“Con buona pace del consigliere comunale Benini – sottolinea l’assessore Zanotto –, che ha fatto molto rumore per nulla, su via Emo nessun albero è stato toccato, ma come avevamo previsto sono state trovate le soluzioni meno invasive per la realizzazione della ciclabile. Non è mai stato l’obiettivo di questa Amministrazione tagliare piante senza un motivo, anzi, abbiamo sempre lavorato per preservare il più possibile il territorio cittadino e in questo caso ci siamo riusciti totalmente. Il percorso è oggi un valido strumento per la mobilità quotidiana, lavorativa e scolastica, quale sistema alternativo di trasporto per la risoluzione, anche se parziale, dei problemi di congestione del traffico urbano locale. Puntiamo ad una sempre più allargata ed efficiente rete interconnessa, per una viabilità più sostenibile e differenziata”.