(aggiornamento ore 1623) Neanche un giorno da candidato per Flavio Tosi e per Gigi Pisa arriva la prima polemica: ieri, in conferenza stampa di presentazione del suo ritorno nella competizione elettorale (uscendo dal fronte pro-Sboarina cui aveva militato sino a poco fa), Pisa aveva tuonato contro i radar-control posizionati nella bretella nord dal Comune di Verona (ancora nell’amministrazione Tosi) proponendo la loro rimozione. Oggi, Patrizia Pisi – presidente dell’Associazione vittime incidenti stradali e del lavoro – ha ricordato all’ex assessore che ridurre di un solo kilometro all’ora il limite di velocità ridurrebbe di ben 2.100 unità i decessi sulle strade europee dove ogni giorno perdono la vita 500 persone. «Bisogna ridurre la velocità se vogliamo ridurre questa strage silenziosa – sottolinea Patrizia Pisi – e l’attività mobile della polizia non è soltanto un espediente per fare cassa. Il limite di 70 km/h in un tratto pericoloso della tangenziale nord a Verona va in questa direzione. Fosse anche per salvare una sola vita in più, sarebbe una tragedia familiare in meno».
A Patrizia Pisi si sono aggiunti gli assessori Padovani e Zanotto: «E’ stata chiesta il 14 dicembre 2012 l’autorizzazione alla Prefettura per l’installazione di autovelox in tangenziale. L’allora sindaco Tosi aveva scritto all’allora Prefetto Perla Stancari (che ha autorizzato ad aprile 2013) di inserire l’intero tratto T4/T9 fra le strade pericolose visto che in dieci anni c’erano stati 529 incidenti, 5 morti e 250 feriti. Fino all’installazione ad ottobre 2019, c’era stato un altro decesso e altre centinaia di feriti e di incidenti. L’operazione sicurezza ha portato il Comando della Polizia Municipale e il Settore Traffico a stabilire, in base al Codice della Strada e alle conformazione dell’arteria, ai limiti di velocità, che hanno azzerato la mortalità in tangenziale.
I morti sulla strada non sono un dettaglio sacrificabile in nome della velocità, sono disgrazie che possono essere evitate e per le quali le istituzioni hanno un obbligo morale – dice l’assessore alla Sicurezza Marco Padovani -. Utilizzare per una campagna elettorale il tema della sicurezza stradale, che ha distrutto tante famiglie veronesi, è un fatto ignobile. Speculare sulle cose serie della vita è un boomerang pericoloso, tanto quanto fare i 130 km/h in tangenziale. Difendere i cittadini dai comportamenti pericolosi degli altri è un dovere minimo di ogni amministratore. Basta con questi imbrogli alle persone, anche perché non solo sono calati del 90% gli incidenti ma anche gli utenti multati grazie alla campagna informativa del Comune»”
«Il limite stabilito dal Settore Traffico è stato stabilito per la sicurezza di una strada che ha una semicurva e un sottopasso – aggiunge l’assessore alla Viabilità Luca Zanotto -. La conformazione dell’arteria presenta una certa pericolosità e la postazione fissa garantisce il corretto comportamento degli utenti. Ricordo a tutti che il tempo di percorrenza dell’intera tratta è rimasto invariato, identico a quello di prima».