Prorogati fino al 30 giugno tutti i plateatici provvisori e temporanei, rilasciati per l’emergenza Covid-19, che sarebbero scaduti il 31 marzo. La Giunta comunale, sulla base delle nuove disposizioni previste dal Governo, ha dato prosecuzione a tutti i permessi fino ad oggi rilasciati, prevedendone la proroga automatica fino a fine stagione. In merito alla decisione presa, l’assessore al Commercio Nicolò Zavarise ha replicato alle dichiarazioni rilasciate da alcuni consiglieri comunali.
“Siamo stati tra i primi a creare i plateatici extra large e ora li abbiamo riconfermati tutti, una decisione che ci ha visti irremovibili proprio perché abbiamo vissuto assieme ai nostri esercenti prima le difficoltà dettate dal Covid e ora quelle dei rincari. Non solo, abbiamo mantenuto invariate le tariffe, che sono tra le più basse d’Italia se paragonate alle città di pari valore storico e turistico. Confrontare Vicenza, che conta 180 plateatici, con Verona che ne ha praticamente 600 è a dir poco fuori luogo”.
“Altrochè buoni propositi – prosegue Zavarise -, in questi anni, abbiamo messo in campo tante azioni concrete, una dietro l’altra, per supportare la comunità e i nostri commercianti. Sempre in accordo con le associazioni di categoria. Mentre a Venezia, città a fortissima vocazione turistica, e a Rovigo la situazione dei plateatici verrà ripristinata ai livelli pre Covid, a Verona abbiamo prorogato centinaia di plateatici, per oltre 800 concessioni di occupazione suolo pubblico. Non solo, abbiamo mantenuto invariate le tariffe, che vanno da 6 a 40 centesimi al giorno a metro quadro nelle zone più turistiche, tanto che dall’introduzione del canone unico, le entrate previste a bilancio non sono mai state aumentate. Senza contare la riduzione della Tari fino al 75% applicata nel 2021, anche quando le attività di somministrazione e accoglienza erano aperte. Una serie di sostegni ai nostri negozianti ed esercenti che l’Amministrazione comunale ha voluto garantire, anche in considerazione del prolungato periodo di estrema difficoltà economica, che per molti rappresenta un ostacolo di non facile risoluzione”.