In Consiglio comunale va in scena l’ostruzionismo. Protagonista la Variante 29, per la quale, in questi ultimi giorni e notti, è in corso la discussione del passaggio amministrativo finale prima della definitiva approvazione. Unico ostacolo gli oltre 800 emendamenti presentati dalla minoranza, dei quali sono risultati ammissibili 233, volti ad impedirne l’approvazione in tempi rapidi. In difesa dell’importante documento urbanistico si sono schierati oggi, oltre al sindaco Federico Sboarina e all’assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala, tutti i gruppi consiliari di maggioranza che, con voce unanime, hanno ribadito la gravità dell’atteggiamento delle minoranze.
“La Variante 29 è fondamentale e importante per la crescita della nostra città – spiega il sindaco –, tanto che Il Sole 24 Ore e le riviste di urbanistica la portano come esempio virtuoso a livello nazionale per il recupero di aree degradate e la rigenerazione urbana. Senza contare che, in un momento come questo, difficile dal punto di vista economico, la Variante genera una ricaduta sul territorio pari a 300 milioni di euro, il che significa tanto lavoro per le nostre famiglie e imprese. Trovo quindi assurdo che chi vorrebbe candidarsi ad amministrare la città blocchi il futuro di Verona facendo ostruzionismo in aula consiliare, pensando di danneggiare una maggioranza politica. In realtà stanno penalizzando una città intera, una comunità che sta aspettando questa variante presa ad esempio a livello nazionale”.
“La Variante 29 è un documento urbanistico mai visto prima a Verona, che inciderà sulla trasformazione di tanti quartieri della città, cambiando intere zone come Croce Bianca, Borgo Venezia, Pestrino, Zai, Borgo Roma, Montorio e Basso Acquar, solo per citarne alcuni. Ancora, sempre grazie alla Variante, secondo la rivista del Centro studi urbanistici nazionale, la nostra città è risultata l’unica attiva in Veneto, sul fronte del riuso temporaneo degli spazi. Mi chiedo quindi cosa possa portare tutto questo, se non una precisa intenzione di ostruzionismo da parte delle minoranze, volta ad ostacolare un iter amministrativo fino ad oggi portato avanti in tempi rapidissimi, proprio per garantire, il più velocemente possibile, l’avvio di una rigenerazione urbana tanto attesa dalla cittadinanza. Gli emendamenti presentati dalle minoranze sono in molti casi emulativi e seriali, privi di contributi sostanziali o in grado di portare miglioramenti effettivi a questo piano urbanistico. L’obiettivo è solo quello di fermare la città, bloccando una Variante che risolverà nodi urbanistici che ci sono da più di trent’anni in questa città”.