Siamo in una nuova fase della pandemia. S’era capito. Con la variante Omicron 2, ormai dominante in Italia, ci troviamo di fronte ad un virus che provoca una malattia meno grave, anche se più diffusivo. Cambia quindi l’approccio con la malattia che, anche grazie alla campagna vaccinale, sta diventando endemica, vale a dire come l’influenza.
Omicron 2 è più contagioso ma meno grave, tanto che Bassetti, il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico di Genova si è spinto a scrivere su Twitter che “l’ideale dello ‘zero Covid’, ovvero contenere un virus così contagioso, è impossibile e inutile”. Insomma, in un modo o nell’altro ci dobbiamo convivere. I sintomi sonon per lo più naso che cola, mal di testa, stanchezza con dolori muscolari, starnuti e mal di gola sono stati i sintomi più segnalati. In qualche caso anche nausea e diarrea. Meno frequente la perdita di olfatto e gusto, che erano sintomi caratteristici delle varianti precedenti. In genere dura circa una settimana con 3 giorni di incubazione. Siccome adesso in primavera i sintomi si possono confondere con le varie allergie ai pollini è importante saperli distinguere.
La riduzione del rischio di malattia grave nei vaccinati con 3 dosi è del 70%. Tutto questo coincide con la fine del stato d’emergenza che scade a mezzanotte di oggi e con un allenamento delle restrizioni che avevano segnato due anni di pandemia.