Al via la gara dell’appalto per i lavori riguardanti l’estensione del bacino di laminazione di Montebello Vicentino a servizio del torrente Chiampo, di cui l’avviso è stato pubblicato ieri sul BUR e le domande di partecipazione dovranno pervenire entro le ore 12.00 del 18 maggio 2022. “Si tratta di un lavoro di grande rilievo, per il quale investiamo un importo complessivo di 55,6 milioni di euro – spiega l’assessore al Dissesto idrogeologico –, che sarà diviso in tre stralci funzionali”.
L’intervento si svolgerà in un punto della rete idrografica dove il torrente Chiampo e l’Agno Guà quasi si incontrano.
“Il progetto prevede l’ampliamento dell’attuale bacino di Montebello, incrementando il volume invasabile di 2,8 milioni di metri cubi – spiega l’Assessore – così da consentire di mettere in sicurezza, a valle del Chiampo, le zone di Monteforte d’Alpone, San Bonifacio e Soave. Ma nel progetto vi è anche la creazione di un sistema di due bacini contigui che possono essere sfruttati anche contemporaneamente interconnettendo le portate”.
L’ampliamento dell’estensione del bacino è di 17 ettari; sarà accompagnato da una serie di interventi e opere collaterali. Il tempo utile per ultimare tutti i lavori compresi nell’appalto è fissato in complessivi 1.340 giorni, di cui 640 giorni naturali e consecutivi per la realizzazione del primo stralcio, per il quale è previsto un finanziamento di 21,8 milioni di euro.
“Il bacino di laminazione di Montebello risale al 1926 ed è l’ultima grande opera idraulica realizzata in Veneto prima del 2010 – conclude Bottacin – anno in cui, con l’avvento della Giunta Zaia, si è dato avvio alla realizzazione di numerosi bacini di laminazione per scongiurare esondazioni dei fiumi. Con questo nuovo intervento proseguiamo nel cammino intrapreso in questi ultimi anni per mettere in sicurezza il Veneto nell’ambito di un piano che vale più di tre miliardi di euro, di cui sono già stati avviati cantieri per oltre un miliardo di euro”.