Pandemia da covid-19 e crisi internazionale conseguente alla guerra in Ucraina. Due mazzate, una di seguito all’altra, stanno mettendo a repentaglio la sostenibilità dell’intera filiera agroalimentare. Per questo i dirigenti provinciali di Cia- Agricoltori italiani hanno chiesto un incontro con il prefetto Donato Cafagna, che si svolgerà giovedì 7 aprile, nel quale esporranno le tante difficoltà che stanno vivendo le aziende agricole veronesi.
Il settore agricolo veronese è strategico sia per l’approvvigionamento alimentare della popolazione, che per l’economia del territorio. Nel 2021 il valore della produzione lorda del comparto agricolo veneto è stato stimato in 6,4 miliardi di euro. Sono 61.138 le aziende agricole venete regolarmente iscritte nei registri delle Camere di Commercio, mentre gli occupati nel comparto sono, complessivamente, 75.650. “Il settore primario sta risentendo più di ogni altro comparto dell’aumento esponenziale dei costi delle materie prime, del prezzo dell’energia e dei mutamenti climatici ormai irreversibili – sottolinea Andrea Lavagnoli, presidente di Cia – Agricoltori Verona -, con prolungati periodi di siccità alternati a fenomeni metereologici particolarmente intensi, che finiscono con il compromettere le annate agrarie, in un circolo vizioso senza fine. Quella che stiamo attraversando è a tutti gli effetti una congiuntura straordinaria, rispetto alla quale le istituzioni, e in primo luogo il Governo, sono chiamate a mettere in campo delle risposte altrettanto straordinarie”.