Dallo stato di famiglia all’attestazione di matrimonio o residenza, presto i certificati demografici con timbro digitale potrebbero arrivare nelle tabaccherie. Ed essere ritirati direttamente sotto casa, senza doversi recare agli sportelli, sabato e domenica compresi.
Dopo aver attivato l’estate scorsa il canale delle edicole, il servizio si amplia per semplificare la vita di chi non è abituato ad usare la tecnologia. Gli imprenditori interessati a fornire questa nuova prestazione potranno farsi avanti. Nelle prossime settimane, sul sito del Comune, sarà infatti pubblicato l’avviso con tutte le indicazioni per attivare le prime collaborazioni. Sono 195 le tabaccherie presenti sul territorio comunale (delle quali 165 aderenti alla Federazione Italiana Tabaccai), che vanno ad aggiungersi alle 109 edicole scaligere e ai 22 chioschi edicola. Praticamente 326 potenziali ‘sportelli’ decentrati dell’anagrafe.
Le tabaccherie abilitate potranno rilasciare 35 tipi differenti di certificato, documenti disponibili anche sullo Sportello Zero con timbro digitale. L’accesso alla piattaforma sarà garantito attraverso l’identità Spid. I commercianti potranno richiedere un corrispettivo per il servizio erogato, fino ad un massimo di due euro. E la convenzione avrà una durata triennale. I certificati digitali sono legalmente validi. Riportano a fondo pagina un codice che può essere decodificato, usando un apposito software di visualizzazione, ma non può essere falsificato. Tra i più richiesti online i documenti su residenza, stato famiglia, nascita e matrimonio. Ad oggi i certificati digitali costituiscono l’80% di tutte le richieste, mentre il 20% si reca ancora negli uffici dell’Anagrafe, su appuntamento e con tempi di attesa che arrivano massimo a 3-4 minuti.
Negli ultimi 6 mesi, sono state 8 le edicole che hanno attivato il rilascio della certificazione digitale e hanno stampato già oltre 1.500 documenti. Grazie alla digitalizzazione, dal 2019 al 2021 i certificati cartacei rilasciati dagli sportelli sono scesi da 77.000 a 37.000, mentre i certificati digitali sono passati da 61.000 a 156.000.