Cinquantacinque milioni per la nuova Questura di Verona e la nuova sede della Polizia della Strada: Nicola Molteni (al centro nella foto fra il commissario provinciale della Lega Nicolò Zavarise, a sinistra, e il candidato vicesindaco del Centrodestra, Roberto Mantovanelli), sottosegretario agli Interni, porta di persona alle forze di sicurezza scaligere una notizia particolarmente attesa. Governo e Demanio stanno studiando la soluzione migliore per dare velocemente ai Veronesi ed alla Polizia di Stato una sede più idonea, facilmente accessibile, moderna, in grado di rispondere in maniera ancora più ottimale alla domanda di sicurezza. Fine delle code sul Lungadige Galtarossa con l’ipotesi suggestiva di una sede a San Bernardino, nell’ex caserma dell’esercito attualmente inutilizzata.
Ed agli agenti di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza a fine mese arriverà in dotazione anche il taser, la pistola elettrica: Verona, dopo le grandi metropoli, è una delle prime città italiane dove viene introdotta questa nuova tecnologia. Spiega Nicola Molteni: «Si tratta di una misura di sicurezza, non di offesa ma di difesa, che dopo la sperimentazione effettuata a marzo in diciotto città arriverà a breve anche a Verona. Ci aiuterà a migliorare non soltanto la sicurezza dei cittadini, ma anche quella degli operatori di polizia».
E per rendere ancora più marcata la presenza dello Stato e l’opera di prevenzione, altri 25 agenti entreranno in servizio a Verona, alcuni già operativi, altri arriveranno a giugno, assieme a nuovi servizi di videosorveglianza.
Vuol dire che la situazione di Verona è allarmante?
«No, affatto – risponde Roberto Mantovanelli, candidato vicesindaco per la Lega nella coalizione Sboarina – Verona è una piazza importante e merita l’attenzione riservata alle grandi realtà metropolitane. Non c’è un nuovo allarme, c’è la volontà di confermare la prevenzione esercitata. L’attenzione che il governo, attraverso l’attività del nostro sottosegretario Molteni, dedica alla nostra città va nella direzione appunto di una sicurezza urbana “partecipata” che coinvolge più fattori in gioco».
Nelle scorse settimane si era alzato l’allarme baby-gang con diversi episodi di teppismo in città…
«Le baby-gang non sono un problema veronese, o esclusivamente veronese – ribatte Nicola Molteni -è un fenomeno più vasto, presente in tutte le realtà urbane che richiede più interventi: sul versante educativo, ad esempio, e su quello della prevenzione. Per questo, come Lega abbiamo ottenuti più fondi per il contrasto alla spaccio di droga nei quartieri e fuori dalle scuole. Non siamo all’emergenza, ma non abbassiamo la guardia. E sulla repressione, il Daspo urbano resta una misura di straordinaria importanza».
In mattinata il sottosegretario ha anche incontrato il Questore Ivana Petricca: «L’ho ringraziata per il lavoro straordinario che tutte le forze dell’ordine svolgono quotidianamente a Verona e per quanto di eccezionale hanno fatto durante la pandemia».
Molteni ha spiegato oggi, in un incontro pubblico, la nuova politica di sicurezza urbana avanzata dalla Lega con la conferma di due fondi a disposizione dei Comuni, il primo per implementare il numero di telecamere e tutto ciò che riguarda la parte tecnologica di videosorveglianza e il secondo, il progetto scuole sicure, che permette di accedere a bandi dedicati ad iniziative per il contrasto – come detto – all’odioso spaccio di droga nei quartieri e fuori dalle scuole.
Molteni ha anche confermato che la Lega sta lavorando alla riforma delle Polizie Locali, oggi più che mai “interlocutore fondamentale strategico nel rapporto con le altre forze dell’ordine nel garantire la sicurezza dei cittadini” .
«Agli slogan da campagna elettorale la Lega risponde con i fatti – sottolinea Roberto Mantovanelli -. L’azione della Lega al Governo ha portato a Verona molti risultati concreti: tutte le infrastrutture collegate all’alta velocità e alle Olimpiadi, gli interventi a sostegno degli asset strategici cittadini (Arena, fiera, aeroporto), i fondi del PNRR destinati alla riqualificazione urbana o al settore dell’idrico pubblico. Quanto fatto e presentato dal sottosegretario Molteni per il comparto sicurezza è un’ulteriore dimostrazione di attenzione verso la nostra gente e della volontà della Lega di avere in futuro una Verona ancora più sicura».