(di Gianni Schicchi) La prossima conferenza-concerto – combina parola e suono, intendendo illustrare l’intimo rapporto che ha unito musica e filosofia nella cultura moderna – andrà in scena mercoledì 13 aprile alle 20. Ne saranno protagonisti, Augusto Mazzoni nelle vesti di relatore, con Ruggero Ruocco al pianoforte e Marco Perini al violoncello. Il programma musicale comprenderà: la Sonata op.1 di J.F. Herbart, alcuni Pezzi pianistici e Lieder di F. Nietsche, altri Lieder di E. Hanslick, Pezzi pianistici di T. Adorno e i Pensieri della Parche di E. Severino. Augusto Mazzoni, diplomato in clarinetto e composizione, da tempo si dedica allo studio dei rapporti tra musica e filosofia. In merito ha pubblicato diversi saggi in italiano, inglese e francese, tra cui quattro volumi monografici: “La musica nell’estetica fenomenologica” (Mimesis, Milano 2004), “La musica nell’ermeneutica contemporanea” (Mimesis, Milano 2005), “Il dono delle Muse. Heidegger e la musica” (Il melangolo, Genova 2009), “Il gioco delle forme sonore. Studi su Kant, Hanslick, Nietzsche e Stravinskij” (Mimesis, Milano 2010). Dal 2004 è direttore di “BresciaMusica”.
Ruggero Ruocco proviene dalle scuole pianistiche di Paolo Bordoni e Alberto Mozzati e ha completato la sua formazione musicale studiando composizione con Soresina e Manzoni. Dopo diverse affermazioni in concorsi nazionali e internazionali, ha iniziato la frequentazione di importanti istituzioni concertistiche in Italia, Europa, Nord e Centro-America, collaborando inoltre con numerose orchestre. Si è tra l’altro dedicato all’approfondimento della musica di autori italiani quali Sgambati, Martucci, Petrassi, Dallapiccola e Margola e ha inciso diversi cd. Dal 1975 al 2018 è stato docente di pianoforte e quindi direttore del Conservatorio di Brescia.
Marco Perini si è avvicinato al violoncello all’età di sette anni, dimostrando da subito una natura di rara sensibilità e versatilità. Diplomato a Brescia, Si è formato in seguito ai corsi dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma con Giuseppe Selmi. È stato tra i fondatori dell’orchestra “Arturo Toscanini” di Parma come primo violoncello solista, ruolo ricoperto anche nei complessi: Accademia “I Filarmonici”, i “Virtuosi Italiani”, i “Cameristi Lombardi”, “Ensemble Garbarino” e “Sestetto Italiano”, “I Solisti di Cremona”. Membro per quindici anni del Nuovo Klaviertrio e del Trio Fauré, ha tenuto centinaia di concerti in prestigiose sale di tutto il mondo.