Michele Bertucco, Sinistra in Comune, torna sul piano di riconversione degli stabili ex Safem in viale del Lavoro: «5D Costruzioni e Immobiliare Camà, le due società che hanno fatto richiesta al Comune dello Sblocca Italia, sono proprietarie soltanto di una parte delle ex officine Safem, pari ad 8.500 metri quadrati. Sui restanti 16.500 metri quadrati esiste una trattativa ancora in corso con la con l’attuale proprietà rappresentata da due società del gruppo delle Ferrovie. L’amministrazione Sboarina si appresta dunque a concedere una rilevantissima deroga urbanistica sostanzialmente al buio, o sulla fiducia, contando sul fatto che la trattativa vada in porto.
E’ il paradosso – sottolinea Bertucco in una nota – emerso questa mattina in Commissione consiliare che conferma ancora una volta la politica urbanistica “un tanto al chilo” di questa amministrazione che non sa fare i conti l’esigenza di programmare uno sviluppo equilibrato della città. Le 312 camere d’albergo e le 111 stanze di ostello previste all’ex Safem si aggiungeranno alle centinaia di altre stanze previste all’ex Manifattura Tabacchi, alle Fedrigoni e sull’area dell’ex Scalo merci, inflazionando in maniera demenziale il mercato della ricettività. Altro pasticcio è la conferma che i 6.075 mq di parcheggi pubblici verranno quasi interamente monetizzati ad eccezione di 57 posti, mentre al servizio dell’albergo verranno realizzati 423 posti auto privati. Tutto traffico aggiuntivo che Sboarina e Segala portano fino alle porte storiche della città, con l’aggravante di non sapere nemmeno come verrà gestita la viabilità in uscita dal sito che si scaricherà tutta sulla rotondina dell’ex Manifattura Tabacchi».