E’ appena calato il sipario sull’edizione 2022 di Vinitaly e le cifre raccolte dal più importante evento fieristico dedicato al mondo del vino e della viticoltura non lasciano dubbi sul successo della manifestazione tornata in presenza dopo i risultati già positivi registrati con la Digital Edition.
“Dobbiamo essere orgogliosi di questo straordinario risultato”, commenta il consigliere regionale di Veneta Autonomia Tomas Piccinini. “A Verona sono arrivati decine di migliaia di operatori, di cui una percentuale importante stranieri in rappresentanza di 139 Paesi e questo ci consente di guardare allo scenario internazionale in modo positivo nonostante l’importante contrazione da paesi come Cina, Giappone e Russia. Altro dato positivo le presenze dal Centro-Sud dell’Italia che ha per così dire completato il quadro del panorama nazionale di espositori ed operatori”.
Un successo a tutto tondo, sottolineato da alcune iniziative che proiettano il sistema vitivinicolo italiano, in gran parte veneto, verso obiettivi internazionali ancora più prestigiosi.
“Penso al lavoro che sta facendo la Valpolicella per vedere riconosciuto come patrimonio culturale immateriale Unesco il sistema di appassimento delle sue uve ed essere così la prima area vitivinicola ad ottenere questo titolo; e poi il “Patto di Verona” a tutela del vino italiano, proposto dal quotidiano L’Arena e sottoscritto da esponenti del mondo politico bipartisan, che verrà consegnato a Bruxelles e per il quale anche la Regione Veneto, come ha sottolineato lo stesso presidente Luca Zaia nel corso della sua visita a Vinitaly, è pronta a fare la sua parte”.
Il risultato acquisito e tutt’altro che scontato dopo due anni di pandemia e con una crisi in atto come quella conseguente al conflitto russo-ucraino costituiscono la base dalla quale lavorare e progettare per il futuro.
“A Verona è arrivata una partecipazione di alta qualità, a conferma dell’ottimo lavoro fatto dall’Ente Fiera e dagli organizzatori che nei mesi scorsi, pur con l’incertezza su cosa si sarebbe potuto fare, hanno continuato a lavorare e a programmare ogni aspetto con cura sin nei minimi dettagli. Importantissimo essere tornati in presenza e averlo potuto fare garantendo la sicurezza necessaria. Ora tutti pronti per partire da qui”, conclude Piccinini, “e consentire allo straordinario sistema fiera veronese di prepararsi e preparare al meglio il Vinitaly del prossimo anno”.