Nelle prossime ore il passaggio delle chiavi – qui il nostro video – dal Fondo Verona Property a Eataly, il brand enogastronomico dell’imprenditore Oscar Farinetti che, dopo aver inaugurato diverse sedi in tutto il mondo, ha deciso di investire proprio a Verona. La struttura dell’ex Stazione frigorifera in via Santa Teresa, la ‘ghiacciaia’ degli ex Magazzini Generali oggi vede la fine dei lavori. Sono stati investiti circa 60 milioni di euro per restaurare l’edificio in ogni sua parte, dotandolo dei più moderni standard tecnologici e conservandone tuttavia gli elementi architettonici da tutelare. 13 mila metri quadrati non solo dedicati al mondo del cibo e alla ristorazione, ma anche all’arte e alla cultura, con aree dedicate ai giovani artisti emergenti.
Il fulcro della struttura è l’area circolare sotto la cupola, che l’architetto Mario Botta trasformerà nel ‘grande fuoco’. Si tratta dello spazio principale dell’intero edificio, quello riservato alla cucina e alla ristorazione e in cui cittadini e turisti potranno accedere liberamente per assaporare le diverse specialità e prodotti proposti. Dall’area circolare si diramano gli otto corridoi che portano ai locali riservati ai produttori e alla preparazione del cibo. In parte di essi saranno ospitate le opere e i lavori di giovani artisti emergenti, che avranno così la possibilità di farsi conoscere da un pubblico variegato e che, nelle aspettative, si preannuncia numeroso.
A Eataly Verona ci sarà anche l’arte con la A maiuscola. Mostre temporanee che cambieranno periodicamente saranno infatti ospitati nei 5 mila metri quadrati di spazio ricavato al secondo piano della struttura. A gestire la parte museale sarà una Fondazione di Eataly stessa, che curerà non solo gli allestimenti ma anche la parte dedicata agli eventi. 390 i posti auto realizzati in superficie e 900 quelli distribuiti nei due piani di parcheggio sotterraneo.
“La Verona che cambia è più che mai sotto i nostri occhi – ha detto il sindaco-. Verona sud è la zona più interessata e il recupero dell’ex ghiacciaia è un bel simbolo. Lavori finiti, ora c’è la consegna a Eataly e a settembre l’apertura al pubblico. Finalmente ci sono date certe, la ghiacciaia non solo tornerà alla città con un’attività economica di tutto rilievo, ma sarà un contenitore dove troveranno spazio anche l’arte e la cultura, con mostre permanenti di alto livello e giovani artisti emergenti pronti a farsi conoscere. Un mix di funzioni che è la carta vincente per un progetto coerente con la nostra visione di crescita della città. Per Verona sud, in particolare, questa è un’opera che certifica il processo di riqualificazione in atto e ne alza ulteriormente gli standard”.
“Abbiamo approfittato di queste ultime ore di cantiere per vedere l’edificio in tutto il suo splendore – ha aggiunto l’assessore Segala-. Spazi che racconteranno la storia degli ex Magazzini Generali e dell’archeologia industriale con un progetto vagliato dalla Soprintendenza e che daranno grande attenzione all’arte oltre che a tutto il comparto della ristorazione. Nei prossimi giorni verrà inoltre abbattuto il muro di confine, sarà un bellissimo colpo d’occhio per chi arriva a Verona”.