Un cast di grandi interpreti del repertorio barocco, diretto dallo specialista Giulio Prandi con l’Orchestra e il Coro della Fondazione Arena. Il capolavoro di Vivaldi sarà in scena dall’8 maggio con quattro recite con lo spettacolare allestimento di Fabio Ceresa. I virtuosismi vocali e strumentali del capolavoro di Vivaldi rivivranno a Verona grazie ad alcuni dei migliori interpreti vivaldiani di oggi: Teresa lervolino, Lucia Cirillo, Sonia Prina, Francesca Aspromonte, Laura Polverelli, Chiara Tirotta, Christian Senn e con scene, costumi e luci di Checchetto, Palella e Barettin. Giulio Prandi, testimone del repertorio barocco a Verona, torna al Filarmonico dopo il successo del Dido and Aeneas trasmesso in streaming e delle esecuzioni del Messia haendeliano nel 2021 e dirige il Coro preparato da Ulisse Trabacchin e l’Orchestra su strumenti moderni integrandoli ai suoni di un continuo storicamente informato con due cembali e tiorba. Per la prima volta a Verona, inoltre, Orlando furioso si esegue nell’edizione critica curata dal massimo vivaldiano Federico Maria Sardelli. L’allestimento di Fabio Ceresa, realizzato a Verona nella ripresa di Federico Bertolani, vanta le scene di Massimo Checchetto coadiuvato da Olimpia Russo, i costumi di Giuseppe Palella, le luci di Fabio Barettin e i movimenti mimici di Silvia Giordano. Lo stesso Ceresa, giovane ma già affermato regista e librettista, ha accuratamente analizzato il testo partendo dall’edizione critica e lo ha lievemente adattato al pubblico di oggi operando tagli e spostamenti di numeri musicali sempre nel rispetto della drammaturgia originaria. La durata complessiva dell’opera, in tre atti, prevede 160 minuti circa di spettacolo e due intervalli.
«Con Orlando furioso Fondazione Arena prosegue l’allargamento di repertorio prefissato per il suo pubblico al Filarmonico, alla ricerca di tesori poco o per nulla rappresentati nel teatro della nostra città, – dichiara il Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia – e lo fa con interpreti di riferimento assoluto per Vivaldi e con una direzione capace di far dialogare la prassi filologica e l’orchestra moderna. In occasione di questa produzione vogliamo inoltre omaggiare il genio di Antonio Vivaldi, che ha inaugurato il Teatro Filarmonico nel 1732, ma anche chi l’ha fatto tornare qui, ossia il maestro e amico Claudio Scimone. Da allora musica e musicologia hanno introdotto nuove scoperte e usanze, ma vogliamo ricordare la sua passione, il suo coraggio e la lungimiranza, senza cui non sarebbe possibile oggi rappresentare e godere di capolavori un tempo sconosciuti come quest’opera».
«Questo Orlando si fonda su due pilastri: – conclude il M° Giulio Prandi – la partitura nell’edizione critica di Federico Maria Sardelli e l’elaborazione drammaturgica di Fabio Ceresa, che non ha operato tagli per la pura necessità di accorciare la durata ma ha reso l’opera in grado di parlare ancor meglio al pubblico di oggi. Credo che, tanto nello spirito quanto nella pratica, sia un’operazione molto vivaldiana. Prego il pubblico di porre attenzione a quanto virtuosismo Vivaldi abbia profuso non solo nelle voci ma anche in orchestra, con una filigrana di effetti e affetti che coglie l’eccezionale umanità nel percorso dei personaggi». Orlando furioso debutta domenica 8 maggio alle 15.30 e replica mercoledì 11 maggio (alle 19), venerdì 13
maggio (alle 20) e domenica 15 maggio (alle 15.30).