“Migliaia di imprese e famiglie sono in attesa di capire che fine farà la misura rinnovata dal governo, oggetto di continui ripensamenti e correzioni”. Commenta così Carlo Trestini, presidente di Ance Verona, la complessa situazione del Suberbonus per l’edilizia. “Cittadini e imprese sono molto preoccupati per il clima di incertezza che regna intorno a questo provvedimento e che rischia di bloccare migliaia di lavori già iniziati o in procinto di partire, creando enormi contenziosi e facendo fallire centinaia di operatori”.
“Non è possibile rimettere continuamente in discussione norme già in vigore: il governo ci dica una volta per tutte cosa intende fare. I dati forniti finora dall’Agenzia delle Entrate”, prosegue Trestini, “dimostrano chiaramente che la gran parte delle irregolarità riscontrate in questi mesi riguarda altri bonus meno regolamentati e per i quali fino a poco tempo fa non erano richiesti nemmeno prezzi di riferimento, mentre per il Superbonus vigono fin da subito norme piuttosto stringenti”. Serve quindi urgentemente, sottolinea Ance Verona, un chiarimento e un intervento da parte del governo per evitare il caos e rischiare gravi contraccolpi economici e sociali, garantendo il rispetto delle scadenze definite e delle norme in vigore.
Il presidente dei costruttori scaligeri ricorda inoltre che Ance chiede da tempo un provvedimento per la qualificazione delle imprese: necessario, a maggior ragione, quando si usano soldi pubblici, sul modello di quello già adottato per i lavori di ricostruzione nel “cratere” del terremoto nel Centro Italia e indispensabile per garantire i massimi standard di sicurezza e professionalità nei cantieri. “Bisogna evitare di far pagare a cittadini e imprese oneste, la cui unica colpa è di essersi fidate di una legge dello Stato, il costo di eventuali sprechi e irregolarità”, conclude Trestini.